Roma di nome e di fatto. Perché Flavio - Roma, appunto - nella Capitale ci è nato e cresciuto ma è nel Principato di Monaco che ha trovato la definita consacrazione. Oltre 10 anni di vita nella città monegasca che tutt’ora chiama casa, frammezzati da un biglietto d’andata e ritorno per la Milano rossonera: “Vivo qua e momentaneamente seguo corsi da allenatore – ha rivelato in esclusiva per Gianlucadimarzio.com - Sono fuori dal mondo del calcio ma mi piacerebbe rientrarci, se capita l’occasione giusta. E perché no, magari lavorare coi portieri a livello giovanile nel Monaco, dove tra l’altro gioca anche mio figlio”.
Cuore di papà. “Lo seguo sempre, ora che ho più tempo libero me lo godo! E quando posso torno in Italia perché le amicizie vere sono rimaste là”. Una vita tra i pali coi guantoni non si accantona facilmente. A maggior ragione dopo una carriera così. “Guardando indietro ammetto di essere stato fortunato”.
E con dei maestri davvero niente male. Deciso, zero esitazioni: “Deschamps, Lippi, Allegri e Ranieri i migliori allenatori che ho avuto”. Quest’ultimo incontrato anche recentemente: “Ci siamo visti prima dell’estate quando aveva appena vinto il campionato. Al Monaco ha fatto un lavoro incredibile, una ricostruzione vera e propria. I risultati attuali del club derivano in gran parte dal suo operato. Sapeva far gruppo ed ha lanciato tantissimi giovani!”. Uno su tutti: “Carrasco!”. Nessun dubbio. Carrashow, col Cholo che ringrazia Sir Claudio. “In campo era un pazzo, si vedevano già le potenzialità ma può migliorare ulteriormente. Era vicino a me nello spogliatoio, lo ricordo molto modaiolo ed amante della musica, con qualità pazzesche”.
Un giovane invece solo sfiorato da Roma ai tempi
del Milan è stato Mario Balotelli, oggi leader e trascinatore del Nizza in
quella Ligue One che ha visto l’ex portiere rossonero protagonista per anni: “Più
che il campionato, è l’ambiente giusto per Balo”. Si spiega meglio: “La
pressione mediatica è molto inferiore rispetto ad Italia ed Inghilterra. E può
essere il leader di un gruppo molto giovane. Ma d’altra parte è fortissimo e
spero possa dimostrarlo in tutto e per tutto. Io abito a Monaco, lo seguo e
posso dire che di stranezze ancora non ne ha combinate”, altra nuova risata. Ma
non è tutto. Perché nel cuore di Flavio Roma l’esperienza milanista avrà sempre
un posticino speciale. E la andremo a rievocare tra racconti ed aneddoti su
Ibra e compagni nella seconda parte della nostra intervista, sempre qui su
GianlucaDiMarzio.com.