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Data: 02/05/2017 -

Alessandria, Sensibile si presenta: "Non voglio sentire parlare di playoff". Di Masi: "Sabato avevo le lacrime agli occhi. Non mi pento di quanto detto sul Livorno"

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Voltare pagina immediatamente e cercare di sfruttare l’ultima possibilità che il campionato concederà sabato. In un finale di stagione inaspettatamente così complicato per l’Alessandria, la società del presidente Di Masi ha deciso di rivoluzionarsi: prima l’esonero di Piero Braglia, sostituito da Giuseppe Pillon, poi l’addio del ds Giuseppe Magalini, che da oggi verrà sostituito ufficialmente – come anticipato nei giorni scorsi – da Pasquale Sensibile. Presso l’Hotel Diamante di Spinetta Marengo (AL) infatti proprio il presidente Di Masi ha presentato il nuovo ds.

“Sicuramente ho fatto errori in questa stagione e anche nella mia presidenza di questi anni ma ho sbagliato per l’amore che ho per i grigi perché l’obiettivo mio non è solo la serie B ma creare una società importante e fiera della propria maglia e della propria storia – ha esordito il presidente dei grigi -. Sabato sarà una partita importante, chiamatemi illuso ma tutti sappiamo che è fondamentale perchè il campionato continua. Neanche cercando dentro di me riesco a trovare tantissima positività e ora dovrei scavare davvero a fondo per trovare ottimismo dopo quanto accaduto sabato scorso (il pareggio contro la Lupa Roma, ndr). La delusione è stata immensa anzi, posso parlare di devastazione totale. Ho parlato coi tifosi con le lacrime agli occhi ed ero amareggiato e devastato quanto e più di loro. Sapete quanto ci tengo all’Alessandria: è un momento difficile che ancora non ho superato. In quest’ottica ho fatto un passo importante come il cambio di ds perché ho sempre valutato che un uomo di calcio con delle spalle larghe all’Alessandria calcio servisse. Non parlerò del direttore passato che aveva caratteristiche logicamente sia positive ma anche negative, l’importante è stato capire come migliorare la squadra. Pasquale Sensibile sarà il nostro nuovo ds da oggi: è una persona meravigliosa col quale da un po’ parlo di calcio e ci troviamo d’accordo su molte cose. Da lui ho imparato molto. Mi sarebbe piaciuto averlo già da un po’ di tempo al mio fianco all’Alessandria. Da oggi i grigi ci guadagneranno tanto: è un segnale per tutti che non mollo minimamente anzi, rilancio e cerco di creare una società più solida facendo venir meno le mancanze avute, aggiungendo qualità. Sensibile sarà nostro direttore sportivo per questo finale di stagione, per l’annata 2017/18 e 2018/2019. Ho imparato che ci sono due aspetti fondamentali per giudicare un ds: uno è la costruzione e l’allestimento della squadra; l’altro è la gestione del gruppo nel quotidiano con il dialogo ed il confronto. Ritengo che Sensibile abbia immensa qualità non solo nel fare mercato ma anche nel confrontarsi con la squadra con un dialogo positivo e costruttivo. Non voglio far paragoni ma ho ho valutato che anche il fattore gestione è molto importante. La stagione per me non è finita ma continua e sono ottimista per il futuro anche se ora non sto benissimo”.

Grazie per essere accorsi – le prime parole di Sensibile come ds dell’Alessandria -, speravo di incontrarvi numerosi perché volevo presentarmi in maniera chiara fin da subito. Ringrazio il presidente per la presentazione ma anche per ciò che abbiamo condiviso da quando ci conosciamo, abbiamo avuto molto tempo per condividere tante cose e tante idee con l’unico intento di volerci conoscere sempre meglio. Io devo fare molta attenzione in questo mio arrivo ad Alessandria e portare rispetto verso lo stato d’animo che ho trovato qui: un ambiente amareggiato e arrabbiato. Per quanto mi riguarda questa nuova avventura genera in me grande entusiasmo: ho seguito il percorso di questa stagione ed ora devo trovare punto di equilibrio per infondere i miei pensieri in un ambiente tutt’altro che entusiasta. Ho parlato alla squadra e al mister: assicuro grande presenza, che in questo momento è la priorità assoluta. Mi metto a disposizione e troverete in me grande collaborazione”.

“Capisco la contestazione e la capirò nel caso ci fosse anche sabato – ha ripreso parola il presidente Di Masi -, posso comprendere anche se non posso condividerla da presidente ma dico solo che finiremo la stagione e sarà difficile vivere il momento ma non pensiamo che il campionato sia finito. Quando terminerà ci sarà modo di parlarne ma proviamo ancora a crederci anche se non mi illudo ovviamente che possa capitare qualcosa di positivo. Non devo dire nulla di positivo verso la squadra. Sabato scorso dovevamo portare a casa i 3 punti ma provate a starci vicino anche con la contestazione se ritenete sia la soluzione corretta. Proviamo a star vicini alla squadra e far tutto ciò che possiamo fare per la maglia. Non lasciateci da soli e crediamoci ancora: alla fine vedremo ciò che capiterà. Sensibile sarebbe stata la primissima scelta per il prossimo anno ma ora ci troviamo qua perchè sono capitate diverse cose. È una scelta che un presidente deve fare, che può essere tardiva o meno. Non mi sono dato dei tempi. In caso di playoff i lavori al ‘Moccagatta’ slitteranno. Per quanto riguarda il Livorno mi spiace ma la mia dichiarazione la penso e non me ne pento: non rispondo a Protti ma c’erano due cose da fare e ho detto due cose in quella conferenza: la prima che avremmo dovuto fare il nostro e la seconda che non avevo alcun dubbio riguardo al Livorno. È stato un appello che non è caduto nel vuoto. Il mio errore è stato non caricare a dovere forse la nostra partita perché pensavo che forzarla troppo era sbagliato. I risultati infatti hanno parlato da solo. Per quanto riguarda il Racing e la possibilità che non giochino a Cremona non c'è nulla di vero: è stato un sfogo del presidente che ha fatto questa dichiarazione sfogandosi con pensieri suoi però il rischio non c’è. Ho sentito Gravina mezz’ora fa. Infine, posso dire che non c’è alcun dubbio che l’Alessandria giocherà con la maglia grigia nonostante quanto intimato da alcuni tifosi: se lottiamo per la maglia il colore è grigio”.

“Ad inizio stagione è stata allestita una squadra ‘corazzata’ per la categoria ma credo sia stato dimostrato che lo era e al di là di questa valutazione tecnica è difficile ora poter parlare di mercato. È indelicato esprimere giudizi su una squadra non allestita da me, poi ogni stagione riserva soprese che vanno gestite – ha concluso Sensibile -. Questa squadra ha tantissimi pregi e magari qualche difetto ma le valutazioni le tengo per me. Da questa mattina consideratemi responsabile di tutto: da oggi l’Alessandria diventa la mia squadra e io adoro prendermi delle responsabilità. Dobbiamo gestire questi prossimi 4 giorni. Non voglio sentire parlare di playoff fino a sabato. Se dovessimo andare ai playoff questa squadra se li può giocare come poche altre squadre. In questi 4 giorni che ci separano dalla partita assicuro presenza e grandissima vicinanza, non sono qui a dire se i giocatori meritano carezze o schiaffi ma sicuramente saranno ascoltati e accompagnati con grande senso di responsabilità. Io sono abituato a ragionare in questi termini. Oggi ho iniziato incontri individuali trovando grandissima partecipazione e voglia di fare il proprio massimo. Questa mattina ho comunicato che fino a sabato sera non voglio sentire parlare di playoff e solo finita la partita di sabato vedremo cosa sarà capitato. Ho grande rispetto per lo stato d’animo dei tifosi ma sono la persona meno indicata per fare appelli. Quello che sto per dire è un invito alla riflessione: tutto quanto successo non può essere modificato e allora chiedo un ennesimo atto d’amore verso l’Alessandria. Nessuno mi ha obbligato a prendere il posto offertomi da Di masi: quando accetto prendo in carico tutto ciò che trovo. Oggi è difficile gestire il mercato: l’ideale sarebbe aver tutti in scadenza ma a tutto si può trovare soluzione col buonsenso. Nella prossima stagione faremo un mercato condizionato dalla categoria ma soprattutto vorrei che passasse un messaggio percepito da esterno: l’Alessandria è una società solida ma che lavora con grandissima attenzione alla logicità delle operazioni. Per quanto riguardo Gonzalez non mi deve nulla: io gli ho dato la possibilità di arrivare in Italia e lui mi ha fatto vincere 2 campionati: non c’è due senza tre. È un leader silenzioso che comunica con l’esempio più che con la parola: rispetto a quando è arrivato è diventato più maturo anche se potrà aver perso qualcosa fisicamente per una questione anagrafica. Ci siamo detti tante cose solo con lo sguardo. Ho visto anche nei suoi occhi e non solo nei suoi grande voglia di vivere questi 4 giorni nonostante tutte le difficoltà che ci sono. Oggi l’Alessandria non è padrona del proprio destino e a questo non possiamo porre rimedio. Invece per quanto riguarda Sabatini lo sento tutte le sere ed era molto contento. L’ho avvisato e l’ho aggiornato questa mattina anche per fargli gli auguri per il suo compleanno, si aspetta una mia chiamata a fine giornata. Ci contraddistingue grande rispetto ed una stima profonda: le sue chiamate durano pochi secondi ma in questi anni di collaborazione ho imparato ad analizzarle – ride -. Infine, per quanto riguarda la debacle dell’Alessandria dico che ai tempi di Novara eravamo l’unico club professionistico imbattuto in Europa e perdemmo il primo match alla trentunesima giornata a Benevento. Avevamo 9 punti di vantaggio a 3 giornate dal termine. La partita dopo pareggiammo contro la Cremonese e la promozione fu matematica. Questo per dire ciò: io non abbasso mai la guardia per non incappare in errori di superficialità perché a gennaio, febbraio o marzo non si vincono i campionati. Questo per dire che ho grande rispetto per chi ha lavorato qui prima di me ma in futuro non abbasserò mai la guardia, anche se sembrerà di aver già vinto”.



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