Stando a quanto riportato dai media francesi, il presidente del PSG Nasser Al-Khelaifi è stato accusato di tortura, rapimento e sequestro di persona. A farlo è stato Tayeb Benabderrahmane. La vicenda risale al gennaio del 2020.
Le accuse contro Al-Khelaifi: la ricostruzione
Il lobbista ha reso noto il fascicolo contenente gli illeciti commessi dal numero uno del club parigino. Stando al suo racconto, Benabderrahmane sarebbe stato sequestrato e torturato per 6 mesi mentre era in Qatar per lavoro in vista del Mondiale.
Sarebbe stato poi messo agli arresti domiciliari per poi ripartire nel novembre del 2020. Il franco algerino è stato fatto tornare in Francia solo dopo aver firmato un patto di riservatezza in cui si impegnava a non divulgare documenti sensibili proprio su Al-Khelaifi. Informazioni che potrebbero riguardare l'organizzazione del Mondiale in Qatar.
La denuncia del lobbista franco algerino nella settimana scorsa è stata presa in consegna da tre giudici istruttori del tribunale di Parigi. "Siamo molto felici che il vero fascicolo di questa storia sia finalmente oggetto di un'indagine da parte della giustizia francese". Queste le parole ad AMP degli avvocati difensori di Benabderrahmane.