Diciotto anni da Italia-Corea. Una delle partite più tristi nella storia della Nazionale italiana. Il Mondiale sudcoreano, l'arbitro Moreno e la beffa degli azzurri. I padroni di casa riuscirono a eliminare i nostri ragazzi con il golden gol decisivo di Ahn al 117’. Dopo una partita ricca di episodi da rivedere. Rigore contro l’Italia, gol annullato, rigore a favore non concesso e l'espulsione di Totti. Oltre al direttore di gara, oggi commentatore di calcio in Ecuador, chi si è preso la scena in quell'ottavo di finale è stato l'attaccante sudcoreano Ahn autore della rete della vittoria per i suoi.
Il classe '76 da due anni giocava nel Perugia di Guacci. Senza troppo spazio, Cosmi non lo considerava fra i titolarissimi. Ma al Mondiale di Corea riuscì a essere protagonista. Il giorno successivo alla partita, il patron del club umbro in un'intervista a La Gazzetta dello Sport dichiarò: "Non lo voglio più vedere, ha offeso il Paese che lo ha accolto, è la rovina del calcio italiano. Quando arrivò qui da noi non aveva nemmeno i soldi per comprarsi un panino, bella riconoscenza".
Detto, fatto. Ahn Jung-hwan disse addio al Perugia per volare in Giappone al Shimizu S-Pulse. Un addio senza rimpianti ma con tanto clamore. L'attaccante ha continuato la sua carriera in Asia intervallata da due esperienze europee con Metz in Francia e Duisbrug in Germania. Nessun guizzo degno di nota: poche presenze e reti col contagocce. Ritiratosi nel 2011, oggi in Corea del Sud è una vera superstar della televisione. Reality, programmi di intrattenimento e serie tv. Ha anche lavorato come commentatore. Tutti lo adorano. Quel gol a Daejeon il 18 giugno del 2002 gli ha portato fortuna.