A distanza di 3 mesi e mezzo dalla conferenza stampa in cui annunciava il ritiro dal calcio giocato, Sergio Aguero è tornato a parlare della possibilità di tornare a giocare.
"La Fifa già mi tratta come una leggenda. Ieri mi è passato per la testa che potrei giocare di nuovo. I medici mi hanno detto che devo stare 5-6 mesi senza fare attività, ma ho già voglia di allenarmi. L'Inter Miami mi ha chiamato ma ho rifiutato. Tra 2 anni? Vediamo...", così il classe 1988 ai microfoni di TyC Sports.
Presente in Qatar per il sorteggio dei gironi del Mondiale, il Kun ha parlato anche della nazionale argentina in ottica Mondiale: "Bisogna vedere le partite e gli incroci, che sono fondamentali, ma l'Argentina è sempre candidata a lottare per vincere il Mondiale. Dai quarti o dalle semifinali bisogna incontrare le più grandi. Chiaramente non è lo stesso affrontare le altre nazioni, perché quelle partite possono dare fiducia alla squadra e, se avanzi, arrivi con una fiducia terribile".
L'ex Manchester City è tornato anche sul Mondiale 2018 e su Sampaoli: "In Russia è stato il Mondiale che ho preparato di più: ho giocato una grande partita contro l'Islanda e poi quando non ho giocato la seconda sono crollato. Mi ha sorpreso l'atteggiamento dell'allenatore, che un mese prima aveva promesso qualcosa e ha finito per fare altro, mi ha anche chiesto di tornare prima per allenarmi. Qualcuno mi ha detto che se non mi fossi allenato con la squadra non sarei andato ai Mondiali, ecco perché la cosa mi è sembrata un po' strana. Con il ginocchio dovevo stare attento, ma dovevo allenarmi con la squadra perché forse "questo pazzo" non mi avrebbe convocato. Poi sono successe altre cose, ma è un discorso molto lungo".