Ha detto sì al Milan. Ibrahimovic torna in Italia, torna in rossonero. Solo un mese fa, un tweet per dire addio alla MLS, per salutare i Los Angeles Galaxy e per esaltare (se ancora ce ne fosse bisogno) il proprio ego. Zlatan Ibrahimovic è fatto così, prendere o lasciare. Una personalità smisurata, sfoggiata in campo e davanti ai microfoni, altro terreno di gioco in cui lo svedese si muove da Dio.
E al di là dei suoi contatti con il Milan, la sua carriera è stata costellata di frasi ad effetto come quella regalata negli Usa: 'Ora tornate a guardare il baseball'. Dichiarazioni che hanno reso il suo personaggio ancora più particolare. Un cognome, una garanzia: undici lettere che scandiscono qualcosa di più, un qualcosa che abbiamo provato a spiegare con un curioso acronimo:
I…o posso giocare in tutti 11 i ruoli, perché un bravo giocatore può giocare ovunque
B…isogna essere onesti, non accetto che non mi arrivi la palla o che mi arrivi troppo tardi
R…estare al PSG? Solo se rimpiazzano la Tour Eiffel con una mia statua
A…vrebbe dovuto comprare una Fiat Guardiola, io sono una Ferrari e come tale vado trattato
H…o messo la Svezia calcistica sulle cartine
I…o sono Zlatan e Zlatan non fa provini
M…ondiali in Russia? Certo che ci sarò, altrimenti che Mondiale sarebbe senza di me
O…ra tornate a guardare il baseball
V…enuto da re, me ne vado da leggenda
I…nfortunato Zlatan? E’ una cosa seria per ogni squadra
C…redi in Dio? Allora credi in me