"Senza calcio la domenica e un po’ più brutta”, parola di Robert Acquafresca e di tanti tifosi che durante questo periodo di quarantena hanno dovuto far a meno anche dello sport più amato in Italia. “Non vorrei che per la troppa fretta si facesse qualche passo sbagliato. Ma credo che ormai tutti vogliano ripartire”, ha aggiunto l’ex calciatore del Cagliari intervenuto nella diretta di Casa Di Marzio, il format che vi accompagna con tante dirette Instagram sulla profilo di GianlucaDiMarzio.com: “Alcune squadre non hanno un centro sportivo all’avanguardia, e questo potrebbere metterebbe un po’ in difficoltà le società”.
Tra ricordi e aneddoti
E se in campo non si può ancora tornare fisicamente (tutte le news sul calcio in Italia), ci si prova con la mente, tra ricordi e aneddoti: “Il mio esordio in Serie A nel giorno del mio 18esimo compleanno? E’ stato il regalo più bello. Un sogno trasformato in realtà. Gol più bello? Da fuori area, in Cagliari-Chievo. Tra i ricordi più belli invece, c’è la salvezza con Ballardini, quando tutti ci davano per spacciati. E’ stata bellissima. Poi anche la vittoria del campionato a Bologna. Il rammarico più grande è di non essere rimasto in Sardegna, oltre all’uscita nell’europeo in Svezia con l’Under 21. Avevamo contro la Germania che aveva giocatori come Ozil, Khedira, Boateng. Vinsero la finale per 4-0”.
LEGGI ANCHE: Bologna, Acquafresca gol e assist "Giornata da incorniciare"
"Che litigata con Allegri!"
“Il mio rapporto con Allegri? All’inizio, dopo aver perso 5 partite consecutive, abbiamo avuto una litigata”, ha raccontato l’attaccante, attualmente svincolato. “Avevo fatto degli spezzoni, non ero riuscito ad incidere. Lui aveva portato delle idee che non si adattavano bene alla squadra. Ma poi ci siamo detti quello che dovevamo dirci. Era comunque una persona piacevole. Facevamo le partitine, scherzava con noi come fosse un altro giocatore. E’ stato un anno bellissimo”.
Il trasferimento a Bologna
Dal Cagliari al Bologna nell’estate del 2011, senza dimenticare l’esperienza in Serie B: “I miei anni nel Bologna? Avevamo una squadra pronta ad ammazzare il campionato ma alla fine abbiamo fatto fatica perché la Serie B è difficile. Avevamo un gruppo stupendo, secondo me è stato proprio questo il nostro vantaggio. Ho ancora grandi rapporti con qualche mio ex compagno”.
“Dopo 11 anni di serie A e due anni e mezzo di Serie B, ero alla ricerca di una sfida che rispondesse a quello che ho sempre fatto, ovvero giocare in una determinata categoria. Sono arrivate richieste ma non le ho prese in considerazione per rispetto mio e delle società. Non volevo rubare uno stipendio senza la giusta voglia di giocare. Cagliari nel mio futuro? Io amo Cagliari, non l’ho mai nascosto. Rientrarci da allenatore è difficile, ma un ruolo in società sarebbe comunque bello. Adesso ho preso anche il patentino”.
"Fui vicino all'Inter"
E infine, un retroscena tutto nerazzurro: “Io vicino all’Inter? In quel periodo avevo fatto veramente bene. Ero a metà strada. Ero di loro proprietà e mi avevano dato la possibilità di rientrare, in uno scambio con Balotelli. Ma poi il calcio è sempre imprevedibile. L'Inter mi ha messo in vendita, rimasi deluso. Ma alla fine è stato meglio così per tutti”.
LEGGI ANCHE: Acquafresca, una vita tutta curve: "Napoli e Inter, quanti sbagli. Ma non mollo"