Francesco Acerbi, difensore dell'Inter, ha parlato ai microfoni di Rai Sport dal ritiro della nazionale italiana, nei giorni che precedono gli impegni contro Inghilterra e Ungheria, avversarie dell'Italia nelle ultime due giornate della fase a gironi di Uefa Nations League.
Acerbi ha iniziato parlando del significato di indossare la maglia azzurra: "La Nazionale deve responsabilizzare tutti, abbiamo vinto l'Europeo ma siamo andati fuori dai Mondiali. Dobbiamo rimboccarci le maniche e dare qualcosa in più tutti noi, dal primo all'ultimo. La mancanza di attaccanti? C'è questo ma c'è anche quella di calciatori italiani, che non crescono perché non giocano".
Le parole di Acerbi sulla nazionale e sull'Inter
Acerbi ha poi commentato l'addio alla nazionale di Chiellini: "Giorgio era il giocatore più esperto, nello spogliatoio pesa, ed è un grande uomo. Dà tutto se stesso in campo ed è un punto di riferimento. Manca un leader come lui nello spogliatoio, ma ce ne sono altri. La partita contro l'Inghilterra? Questa Nazionale ha bisogno di applausi e sostegno, penso che a San Siro ci sarà".
Successivamente, Acerbi ha parlato del suo trasferimento all'Inter dalla Lazio e della polemica coi tifosi biancocelesti: "Gli insulti li prendi dovunque vai, non solo te ma anche la famiglia. I tifosi ne hanno diritto, anche sui social; ci vorrebbe un limite, ma non c'è niente da fare, loro fanno anche trasferte molto lunghe". Infine, un commento su Inzaghi, ritrovato in nerazzurro dopo gli anni a Roma: "Passare dalla Lazio all'Inter è un salto di qualità. In biancoceleste ha fatto bene per tanti anni; ora c'è un momento di difficoltà, il più grosso da quando è arrivato, e c'è pressione. Ma ho ritrovato il grandissimo allenatore e il grandissimo uomo".