Stavolta il sorriso è tutto di gioia, niente malintesi. Quello con il Milan, di stizza, di nervi, lo aveva rigettato nel caos. Francesco Acerbi, l’uomo più discusso del momento, regala tre punti alla Lazio e spegne, ancora una volta, le feroci critiche che gli sono piovute addosso. È suo il gol del 4-3 contro lo Spezia che manda i biancocelesti al quinto posto almeno per una notte.
Non poteva esserci finale migliore. Solo pochi giorni fa il difensore della Lazio è stato costretto a pubblicare una lettera in cui chiariva che l’impegno, da parte sua, non è mai mancato. È bastata un’istantanea a mettere in dubbio il suo attaccamento alla maglia. Un sorriso nervoso dopo il gol preso con il Milan, che ha riacceso vecchi dissapori con i tifosi risalenti a inizio stagione.
Solo una settimana dopo è arrivato il riscatto di Acerbi. Un tocco morbido per superare Provedel e chiudere i conti con lo Spezia. Il difensore ha risposte alle polemiche con il duro lavoro: “E’ da cinque mesi che non è facile, ma io sono uno che va avanti per la propria strada, lavoro e mi impegno, anche in quest'anno che è stato problematico, io vado avanti fino alla fine dando il massimo”, ha detto Acerbi a Dazn.
Ha spiegato ancora il difensore: “L'unico rammarico è che non posso permettere a nessuno di toccarmi come persona. Vogliamo vincere le 3 partite finali, siamo stati molto criticati con Sarri. Il mio futuro? è solo tornare a casa dalla mia bambina, poi per il resto tutto è possibile, quel che sarà sarà. Col modulo che vuole Sarri, se sbaglia uno o due va fuori tempo tutta la squadra. Ma corriamo tanto, la voglia c'è sempre, anche se talvolta sembra che non lo facciamo. Sono orgoglioso di fare parte di questo gruppo”, ha concluso.