Domenica di cronaca sull'A16 all'altezza del casello di Cerignola. In mattinata intorno alle 11.30 un gruppo di sostenitori del Bari, diretto a Castellammare di Stabia per Cavese-Bari, e un gruppo di tifosi del Lecce, diretti a Roma per la sfda dell'Olimpico tra Roma e Lecce, sono venuti a contatto.
Gli scontri sono stati violenti, probabilmente generati dall'avaria a un bus sul quale viaggiavano i tifosi baresi, incrociato da quattro pulimini da 9 posti l'uno che ospitavano sostenitori leccesi. In viaggio a bordo di quattro pulmini da 9 posti l'uno. Pare che uno dei pulmini dei tifosi del Lecce sia andato a fuoco negli scontri, come conseguenza del lancio di fumogeni.
I tifosi del Bari hanno fatto ritorno nel capoluogo e nel settore Ospiti dello stadio "Romeo Menti" ci sono appena 25 sostenitori. Sul posto sono intervenuti gli agenti di polizia di Cerignola e nelle prossime ore, anche grazie alle immagini dei circuiti di videosorveglianza, potrebbero esserci i primi provvedimenti: si attendono Daspo e fermi.
Sull'accaduto è intervenuta la società biancorossa con una nota: "SSC Bari intende esprimere la più ferma condanna per quanto accaduto oggi sul tratto autostradale che collega la Puglia alla Campania. Ogni forma di violenza è da condannare nel modo più assoluto; sono episodi che non hanno nulla a che vedere con i valori che la Società biancorossa e la città di Bari hanno da sempre promosso e sostenuto. Questi episodi sono da condannare in maniera netta e categorica. Coloro i quali si sono resi protagonisti di azioni così vili e violente, niente hanno a che fare con la civiltà e la sportività della maggior parte della tifoseria barese In attesa che le autorità competenti facciano piena luce su quanto effettivamente accaduto, la Società esprime tutta la propria solidarietà all'U.S. Lecce e ai suoi tifosi, unitamente agli auguri di una pronta e completa guarigione agli eventuali feriti".
Successivamente anche il Lecce ha diramato un comunicato: "L’U.S. Lecce esprime la propria vicinanza ai tifosi giallorossi, vittime di un vile agguato, avvenuto in tarda mattinata, nel tragitto per raggiungere la Capitale e assistere alla gara di campionato Roma - Lecce. La carovana dei mezzi dei sostenitori giallorossi, partita da Lecce, è stata bloccata sull’autostrada all’altezza di Cerignola dove alcuni veicoli sono stati danneggiati e uno di questi dato alle fiamme. In un momento in cui il Paese sta attraversando una emergenza sanitaria di portata storica, si prende atto con sgomento, che ci sono individui che preferiscono concentrarsi su azioni delittuose, a danno di altre persone, prendendo di mira tutti indiscriminatamente. L’U.S. Lecce, nel condannare fermamente ogni forma di violenza, ripone la massima fiducia nel lavoro delle Autorità competenti, in attesa che sia fatta piena chiarezza sull'accaduto".
Infine, è intervenuto anche il Presidente della Lega Pro, Francesco Ghirelli: " Sono inorridito nel sapere cosa sia successo e nel vedere le immagini di cosa abbiano fatto i delinquenti. Tali atti offendono a morte il calcio e chi ama il calcio. Si accertino i responsabili: coloro che occupavano i pullman erano noti? I club si facciano dare i nomi dalle forze dell‘ordine e dai proprietari della compagnia dei trasporti che ha affittato i veicoli. Parlino e denuncino chi era sui pullman per prendere le distanze dai delinquenti. I club applichino l’istituto del gradimento e non consentano più di macchiare maglia e simboli di club gloriosi. Non sarà tollerata nessuna scusa. Una domanda che nasce dal cuore: si può cancellare cosi il sorriso dei bambini quando vedono il pallone? Chi opera nel calcio ha l'impegno di difendere il calcio. Anche per i bambini".
A cura di Luca Guerra
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