"L'essenza del calcio non cambia con le categorie, l'emozione è provocata dagli stimoli, dalle sensazioni". Parola di Ruben Olivera, campione d'Italia con la Juventus nel 2003 e nel 2005 ed ex, tra le altre, di Atletico Madrid, Genoa, Lecce e Fiorentina. Una vita trascorsa sui campi di Serie A ed oggi, con immutate motivazioni, attaccante dell'Ostiamare, ambizioso club del girone G di Serie D: "Mi chiedono tutti perchè abbia rinunciato al professionismo", racconta a gianlucadimarzio.com. "Sarò pazzo ma ho fatto una scelta di vita, come quando scelsi Latina. Vi dico la verità, prima di scendere nei dilettanti, stavo firmando col Rayo Valecano ma la voglia di stare accanto ai miei figli e alla famiglia ha prevalso su tutto".
'SCUDETTO O SALVEZZA, CONTA SOLO LOTTARE'
Decine di presenze in Champions League con maestri importanti, come Fabio Capello: 'È ovvio che nella mia mente abbia ricordi indelebili, come la vittoria del primo scudetto con la Juventus. Ma a me piacciono le sfide. L'impresa più difficile fu la salvezza col Lecce nel 2011. Battemmo la Juventus, il Napoli, l'Udinese che poi andò in Champions, pareggiammo con l'Inter del triplete. In quella squadra brillarono tanti talenti come Bojinov, Mesbah, Di Michele e Giacomazzi'. Un presente da calciatore ed un futuro da allenatore: 'A giugno farò il Corso Uefa A. Sogno di diventare un allenatore, partendo dal basso. E' qui che si cresce'.
'DALLA CHAMPIONS LEAGUE ALLE FOTO CON AVVERSARI...E ARBITRI'
'Non ho perso i contatti con i miei ex compagni. Con Paolo Montero ci sentiamo quotidianamente. Anche con Igor Tudor, Zalayeta, Recoba, Forlan'. Ma il calcio non cambia per Ruben Olivera, neppure in Serie D. Lo capiamo dall'entusiasmo con cui ci racconta questa nuova avventura: 'Qui c'è molta intensità , mi piace, c'è da lottare. Mi rendo conto che c'è un'attenzione particolare su di me. Mi capita che anche gli arbitri mi chiedano la maglia! Inoltre ho affrontato e incontrato altri calciatori importanti come Matuzalem, Gasbarroni, Santana'.
'DE SOUSA E OLIVERA: 'OSTIAMARE, UNO SPOGLIATOIO DA SERIE A'
Ruben Olivera all'Ostiamare, una trattativa nata quasi per gioco, dall'intuizione di un altro volto noto del calcio italiano: 'L'idea è stata di un nostro calciatore, Claudio De Sousa, ex calciatore di Lazio e Torino' racconta lo storico direttore sportivo Fabio Quadraccia, ormai da undici anni titolare del calciomercato dell'Ostiamare. 'Per fare certe cose servono rapporti importanti e De Sousa conosceva Olivera dai tempi della Serie A. Ci ha creato il contatto. Una cena, una telefonata il giorno successivo ed abbiamo concluso'. Trattativa lampo, più semplice di quella tra Fiorentina e Genoa nel 2013. Dal sogno alla realtà: 'L'umiltà di Ruben dovrebbe essere d'esempio per tutti', spiega Quadraccia. 'Non sembrava possibile, Ruben aveva richieste da club importanti, come il Palermo'. Una vera favola quella dell'Ostiamare, frazione di Roma che sogna il calcio professionistico: 'Ci scontriamo con un problema relativo all'impiantistica ma ci proveremo'. Il calcio che non conosce categorie. E' il racconto di Ruben Olivera. È la favola dell'Ostiamare.
Fabrizio Caianiello