L’Ipswich torna in Premier: la festa a San Siro, Ed Sheeran e il campo da Champions in Serie C
L’Ipswich torna in Premier League: l’ex assistente di Mourinho in panchina e la trasferta a San Siro
Dopo la promozione del Leicester, anche l’Ipswich torna in Premier League dopo 22 anni. Se per Maresca e compagni, appena retrocessi, era pronosticabile, nessuno avrebbe scommesso un penny sui Blues. Anche perché erano appena tornati in Championship dopo il purgatorio della League One e non giocano in Premier League dal 2002. Nel mezzo mille problemi e una rinascita.
Il paradiso si chiama San Siro
La storia è la più classica: toccare il cielo con un dito, per poi essere sbattuti giù. Quel paradiso però i tifosi dell’Ipswich Town se lo sono goduti. Nella stagione 2000/2001, la squadra arriva quinta in campionato. L’Ipswich torna in Europa 18 anni dopo l’ultima volta. In Coppa Uefa elimina prima i Torpedo Mosca, poi l’Helsinborgs. Al terzo turno pescano l’Inter di Zanetti e Ronaldo. È trasferta a Milano, a San Siro. Per i tifosi inglesi è già un sogno così. All’andata a Portman Road vincono anche 1-0. Per la gara di ritorno, nel settore ospiti ci sono 15mila tifosi dell’Ipswich. Ma la squadra in Italia può poco. Tripletta di Vieri e gol di Kallon. Al 79esimo viene concesso un rigore agli inglesi. Dal dischetto Armstrong batte Toldo. Il settore ospiti è una bolgia. Poco importa del 4-1 finale, avevano segnato a San Siro. Quella partita è entrata nella storia del club. Pochi mesi dopo però arriva la retrocessione in Championship.
Ipswich: da Evans al fondo americano
I problemi finanziari sono parecchi e nel 2002 la società entra in amministrazione controllata. A capo dell’Ipswich arriva Marcus Evans. L’imprenditore inglese inizia con entusiasmo. Prende nomi importanti come Giovani Dos Santos e l’ex Real Madrid Ivan Campo. Ma la Premier League è sempre lontana. Si ridimensiona tutto quando nel 2012 come allenatore arriva Mick McCarthy. Lo sforzo economico inizia a sbiadirsi. Spese ridotte e tanti prestiti. Lo stadio inizia a svuotarsi e si rompe qualcosa tra tifosi e McCarthy, che intanto aveva ricevuto pieni poteri e faceva quello che voleva. Se ne va e la situazione precipita. La squadra cambia 3/4 allenatori in due anni e nel mezzo c’è la retrocessione in League One senza mai lottare. L’ultima stagione con Evans alla presidenza è stata quella del Covid. Il presidente cede e la musica cambia. Nell’est d’Inghilterra arriva un fondo americano, non a caso il nome è Gamechanger.
La Champions in League One
Lo spirito un po’ megalomane degli statunitensi viene subito fuori. Appena arrivati fanno lavori di ammodernamento dello stadio e già in League One, il manto erboso di Portman Road era pronto a ospitare partite di Champions League. Ma ci tengono alle tradizioni del calcio inglese, perciò hanno costruito un memoriale per il vecchio terreno acquistando un capannone vicino lo stadio. L’Ipswich torna sulla mappa del calcio inglese anche grazie a Ed Sheeran, grande tifoso della squadra. Diventa il main sponsor e posta video dei giocatori che cantano le sue canzoni insieme a lui.
L’ex assistente di Mourinho vola in Championship
Ma il vero colpo di genio è stato Kieran McKenna. Aveva allenato solo le giovanili di Tottenham e Manchester United, diventando assistente di Mourinho e Solskjaer. A metà della stagione 2021/2022 prende la sua prima panchina da solo a Ipswich. Non arriva ai playoff, ma la squadra sembrava cambiata. Riparte l’anno dopo con quasi gli stessi giocatori e fa un capolavoro. Per tutto l’anno in zona promozione, brividi nel finale ma si ritorna in Championship. Lo stesso copione lo riprone nella Serie B inglese e conquista il ritorno Premier League.
Ipswich, l’entusiasmo è tornato
Ora McKenna è uno degli allenatori più interessanti del panorama inglese. Impressiona il modo di giocare, bello da vedere e molto verticale. Lo stesso di quando era nella lega inferiore, dove squadre come Fleetwood e Crewe Alexandra battono le rimesse dalla propria metà campo direttamente nell’area avversaria. Con lui in panchina è tornato subito l’entusiasmo. Nello scorso anno con una Membership si poteva comprare tre biglietti, quest’anno solo uno. Dai 12mila spettatori di media di due anni fa ai 28mila di quest’anno.
A Portman Road, quei 15mila di San Siro di 22 anni fa si sono moltiplicati giornata dopo giornata. L’apoteosi arriva proprio in casa con la vittoria decisiva contro l’Huddersfield. Il sogno Premier League è diventato realtà.