“Io e Ringhio? Situazioni differenti: mi hanno massacrato”. Milan, gli auguri di Brocchi
“Io e Ringhio? Situazioni differenti…”. Anche Cristian Brocchi, come Gennaro Gattuso era subentrato alla guida del Milan a stagione in corso, ma la sua non era stata un’esperienza felice: “Situazioni differenti. Lui mediaticamente ha più forza di me, è amato dalla gente e può contare sull’aiuto dei dirigenti. Io, invece, sono arrivato nel mezzo del tormentone societario e mi hanno subito massacrato. Gattuso ha più tempo del sottoscritto per trasmettere le sue idee e dare un’impronta alla squadra. Il mio Milan, alla fine, si è appena intravisto solo nella finale di Coppa Italia, che abbiamo perso immeritatamente. Se quella partita fosse finita in un altro modo, magari la storia avrebbe preso una piega diversa. Berlusconi voleva trattenermi, ma non me la sono sentita di andare avanti e al presidente gliel’ho detto. Quando sei giovane devi essere sostenuto dalla dirigenza, invece ho pagato il malessere che c’era intorno alla società. L’avventura di Gattuso nasce su altre basi”.
L’ex Verona, Milan e Lazio descrive Gattuso: “È come lo vedete, con il fuoco dentro. Per me è stato un compagno leale, oltre che un amico e un grande giocatore. Siamo legati e tiferò per lui. Sei sempre nel mirino e devi pensare al bene comune. Servono equilibrio, freddezza e bisogna saper capire gli stati d’animo del gruppo. Che non sarebbe stata una passeggiata per il Milan potevo immaginarlo. Ma non che sarebbe andata così. La verità è che cambiare tanto è sempre un rischio. Il Napoli, la Juve e la stessa Inter sono più strutturate. Peccato per Montella, ma fare l’allenatore in Italia è più difficile che in altri Paesi”. L’intervista integrale su le pagine de Il Corriere della Sera.