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Gaich, Agnelli e i progetti futuri. Inzaghi: “Vi dico tutto”

La vittoria per 1-0 all'Allianz Stadium contro la Juventus è la più importante della storia del Benevento. Una vera impresa. “Credevo che potessimo fare bene. Sia chiaro, avrei firmato per il pareggio: i giocatori sono andati oltre la mia immaginazione. Sono felice soprattutto per loro, ricorderanno per sempre di avere battuto Ronaldo. Prima della partita lo hanno premiato per i suoi 770 gol, ho ripensato ai 316 che ho segnato io in carriera: mi sembravano tanti, ma di fronte a lui…”. Così Filippo Inzaghi al Corriere della Sera.


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Tanti i messaggi e i complimenti ricevuti dopo la vittoria contro i bianconeri: “Mi ha fatto particolarmente piacere l’elogio di Andrea Agnelli. È venuto negli spogliatoi dopo la partita, mi hanno chiamato mentre ero sotto la doccia. Voleva salutarmi e complimentarsi, lo conosco da una vita ma mi metto nei suoi panni, dopo avere perso con il Benevento magari hai voglia di andartene subito dallo stadio, di chiuderti da qualche parte. È stato un gran signore”.


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Su Gaich: “Forte perché ha potenza e velocità, e perché parla poco e lavora tanto. Però non è al massimo della forma, deve crescere. È stato bravissimo il ds Foggia a volerlo. Per caratteristiche ricorda Lewandowski, ma è giovane”.


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Al termine della stagione il contratto di Filippo e Simone Inzaghi scadrà: “Di Simone non so, anche se fatico a vederlo lontano dalla sua Lazio. Quanto a me, penso solo a questo nostro scudetto che dobbiamo vincere con il Benevento: la salvezza. Poi parleremo, ma qui sto benissimo. Mi mancava un’esperienza al Sud, il calore della gente è pazzesco. E io mi nutro di questo”.

L'INTERVISTA COMPLETA AL CORRIERE DELLA SERA