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Ajax, de Jong: “Dimostriamo di essere più bravi della Juve”

Frenkie de Jong ha concesso un’intervista al sito della UEFA. Il talento dell’Ajax ha parlato della sfida che attende i suoi contro la Juventus, del momento fantastico che stanno vivendo gli olandesi e molto altro…

Talento puro, Frenkie de Jong è uno degli astri nascenti più luminosi del calcio mondiale. Dalla stagione prossima sarà un giocatore del Barcellona. Ma ora il talento 21enne pensa solo al suo Ajax e ad andare più avanti possibile nel cammino in Champions, guardandosi anche indietro: "È stato grandioso per noi. Abbiamo disputato tre turni preliminari [qualificazione e spareggi]. Li abbiamo vinti tutti, e quello era il nostro obiettivo. Poi siamo arrivati alla fase a gironi, in cui abbiamo mostrato di cosa siamo fatti. Siamo arrivati ai quarti di finale e il momento più bello di tutti è stato quando abbiamo eliminato il Real Madrid. Abbiamo davvero mostrato a tutti cosa possiamo fare, e speriamo di poterlo dimostrare ancora contro la Juventus".

La Juventus non fa paura a de Jong e compagni. Incontrarla ai quarti di finale può essere solo uno stimolo in più per far bene dando il massimo in campo: "Siamo davvero motivati, proprio come le altre squadre nei quarti di finale. Siamo ovviamente la squadra rivelazione. Ma penso che abbiamo dimostrato a tutti che stiamo giocando allo stesso livello delle altre squadre. Speriamo che contro la Juventus possiamo dimostrare di essere bravi come loro o anche di più".

L'olandese riserva qualche parola per il suo futuro compagno di squadra: "Ho sempre pensato che Messi sia il miglior giocatore. Da giovane ero più un numero 10 che giocava dietro le punte. Ero un po' pigro, con molto possesso. Ora sono uno che lavora maggiormente nella fase di costruzione del gioco".

Il numero 21 dell'Ajax mostra tutta la sua umiltà quando risponde a chi lo paragona già ad un campione come Cruijff, amatissimo in patria: "Le persone ci hanno messo a confronto perché abbiamo un modo simile di camminare o correre. Ma è fuori contesto . Non penso che mi mettano davvero in confronto con quanto sia bravo o quanto possa diventarlo, o quale sia la mia influenza, perché è molto più grande di quanto io sia o sarò in futuro. Non vorrei mai confrontarmi con Cruijff".