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Donnarumma, i giovanissimi e un sogno rossonero. Bianchessi: “Come Gigio ne nasce uno ogni 20 anni”

In fondo è tutta una questione di colori. Il rossonero predominante a Milanello incastrato con la linea verde di un settore giovanile sempre più produttivo, in grado di portare elementi importanti anche in prima squadra e di vedere la rosa a disposizione di Montella arricchita di una gioventù quasi mai così tanto presente. Non è un caso, dopotutto, che il Milan abbia visto l’età media del proprio undici titolare (contro la Roma, in questa circostanza) abbassarsi a soli 23 anni e 343 giorni, roba da record stagionale in Serie A: un risultato che, acquisti come Romagnoli a parte, deriva anche dai prodotti di quel vivaio milanista in cui da anni Mauro Bianchessi, responsabile delle attività di base e dello scouting giovanile rossonero, scopre, forma e lancia nuovi gioiellini del nostro calcio.

Da Calabria a Donnarumma, passando per Locatelli: seminare e raccogliere, alla grande, per plasmare un Milan dal volto giovane ed italiano. E il segreto non sta che nel lavoro quotidiano e in una precisa richiesta, come confermato dallo stesso Bianchessi a GianlucaDiMarzio.com: Nel gennaio 2012 il Presidente Berlusconi e l’AD Adriano Galliani hanno dato mandato al settore giovanile di lavorare con l’obiettivo di cercare giocatori under 14 di prospettiva, italiani o stranieri ma residenti in Italia, per portarli a breve periodo in prima squadra. L’obiettivo era ed è quello di avere il più possibile la prima squadra composta da giocatori giovani italiani e possibilmente provenienti dal settore giovanile“. Traguardo che, passo dopo passo, è stato centrato, con la possibilità di essere ulteriormente migliorato negli anni: e tra i baby pronti a mettersi in mostra, instradatisi sul cammino giusto, ci sono anche i Giovanissimi Regionali rossoneri.

Prima posizione in classifica sia per il gruppo dei 2003 che del 2004 (sinora a punteggio pieno), per ragazzi con grandi qualità che in tanti, ancora, conoscono poco: “Sono due gruppi di talento molto ben assortiti, con alcune individualità di grande spicco, allenati da tecnici di grande bravura ed esperienza che lavorano con noi da molti anni – spiega Bianchessi – Seppur giovani, questi gruppi hanno iniziato da 4-5 anni un percorso tecnico innovativo che si sta rivelando vincente sotto tutti i punti di vista. Vincere i campionati aiuta i ragazzi ad avere autostima, entusiasmo e sicurezze, e dà agli allenatori la possibilità di alzare le richieste tecniche“.

Naturale poi, rapportandosi alla conclusione di un 2016 decisamente dolce per il Milan con la conquista della Supercoppa Italiana, chiedere a a Bianchessi quale sia stato il momento più bello dell’anno per il suo settore giovanile: “Il 2016 ci ha portato ad avere 39 giocatori tra l’under 15 e l’under 19 convocati nelle varie Nazionali di categoria tutti provenienti dallo scouting under 14: un record incredibile e probabilmente irripetibile che riempie di soddisfazione tutti gli staff del Milan“. E il gruppo che lo ha più entusiasmato? “La squadra dei 2004, dopo aver vinto la scorsa stagione praticamente tutti i tornei Internazionali confrontandosi con i club più prestigiosi d’Europa, quest’anno nel campionato professionistico regionale ha ottenuto 15 vittorie in 15 partite, cosa alquanto difficile e stimolante per il girone di ritorno“. Alto rendimento sul quale ha influito anche l’idea relativa a Milan Gold, novità voluta da Adriano Galliani: “È’ un progetto speciale e innovativo rivolto verso alcuni giocatori, con lo scopo di migliorarli attraverso processi di lavoro fisico-atletico e coordinativo con l’ausilio di professionisti di altre discipline. Il progetto è stato affidato a MilanLab nella persona di Tognaccini. In ogni squadra ci sono prospetti interessanti che stanno maturando: bisogna avere pazienza e dare tempo al tempo senza creare troppe aspettative e pressioni a questi ragazzi, che sono ancora troppo giovani. Anche se alcuni sono veramente molto bravi.”

Tanti anni di lavoro, all’interno del settore giovanile rossonero, ed altrettante grandi scoperte, misuratesi ora con il mondo dei grandi. E tra le migliori scelte da Bianchessi i nomi sono ormai più che noti: “Ovviamente devo parlare di chi oggi è approdato in prima squadra: Donnarumma, Calabria, Locatelli, Plizzari. Ma non è giusto dimenticare chi gioca in Serie A, non nel Milan ma comunque ragazzi provenienti dal nostro lavoro come Cristante, Petagna o Fiamozzi. Ogni trattativa è storia a se: la più difficile e complessa e’ stata quella di Donnarumma, perché c’erano tante squadre su di lui. Ma per fortuna è andata a buon fine, altrimenti avrei cambiato mestiere, perchè di così bravi ne nascono uno ogni 20 anni e se non riesci a prenderlo non puoi fare questo lavoro in un top club. E la soddisfazione e’ tanta, perché loro sono la conferma delle mie scelte e del lavoro di tante persone del settore giovanile“.

Vivaio che continua e, nelle speranze del mondo Milan e di Bianchessi continuerà, ad essere un punto fermo rossonero anche in futuro. Per il sogno (o utopia) di Galliani e Berlusconi di avere una squadra totalmente formata da prodotti del settore giovanile, ribadito dall’ad rossonero in occasione della festa tenutasi qualche settimana fa a San Siro: “A volte i sogni si realizzano a volte restano tali. Noi abbiamo il compito di far sì che si possa realizzare almeno in buona parte questo sogno“. A tutta linea verde, allora: mischiata con quel rossonero che, sinora, si è rivelata vera e propria fucina di talenti. In fondo, è tutta una questione di colori…e intuito. Firmato Bianchessi.