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Inter, Zhang: “Marotta? Nessun accordo, se potremo migliorare lo faremo”

Il neo presidente nerazzurro ha preso parola, di fronte alla stampa, post assemblea dei soci conclusa: “Spero di vincere in 3-5 anni: il mio obiettivo è sempre stato quello di rendere questo club il più forte al mondo. Ho grandi responsabilità verso i tifosi, inizia una nuova era”

26 ottobre 2018: giorno di assemblea dei soci…e giorno speciale per chi la presiede. Steven Zhang, nominato nella tarda mattinata odierna 21° (nonchè più giovane) presidente della storia dell’Inter, ha dato nel pomeriggio odierno il via al consueto summit tra azionisti che osservava la discussione di diversi punti all’ordine del giorno: tra i seguenti, l’approvazione dei risultati finanziari del club relativi all’anno finanziario 2017-2018, volti a confermare la tendenza al rialzo degli ultimi due anni sotto la guida del neo presidente nerazzurro.

Ricavi dichiarati consolidati pari a €347 milioni, aumento del 9% rispetto al 2017 e del 45% rispetto al 2016, e riduzione significativa delle perdite che si attestano a 17.8 milioni di euro: numeri dell’anno finanziario 2018 approvati dagli azionisti presenti oltre alla composizione del nuovo CdA, con l’uscita di scena di Erick Thohir, Nicola Volpi, Handy Soetedjo, Liu Jun e l’ingresso di Isenta Hioe, Rudi Setia Laksmana e Xu Tao.

A prendere la parola, di fronte alle domande della stampa, è stato successivamente lo stesso neo presidente nerazzurro: “Due anni fa ho iniziato d occuparmi della gestione dell’Inter, partecipando alla prima assemblea: oggi è una data speciale. Inizia una nuova era per il nostro club. Sin dall’inizio di questo anno le nostre intenzioni sono state molto chiare, l’Inter è sinonimo di gloria, vittoria e storia. Abbiamo mantenuto la parola: i risultati del club ne sono una prova. Antonello ha spiegato i risultati ottenuti dal club, abbiamo fatto miglioramenti importanti negli ultimi due anni: il nostro obiettivo è stato ricostruire l’Inter su solide fondamenta, trasformando questo club in maniera innovativa ma mantenendo i valori del club. Con Suning abbiamo tutti gli strumenti per poter accelerare questa crescita: oggi sono davvero orgoglioso di continuare questa era, e sento la responsabilità di soddisfare la passione di tutti i tifosi nel mondo”.

Zhang: “Inter fuori dai confini ma anche made of Milan”

“I risultati sportivi sul campo vengono sempre per primi, dovremo sempre garantire le prestazioni sportive sul campo: daremo tutto il supporto possibile per arrivare ai massimi livelli. Questo è ciò che gli azionisti e i tifosi si aspettano – prosegue Zhang – proveremo a rinforzare la squadra e faremo crescere i talenti all’interno del club, tentando di migliorare le nostre infrastrutture e rendendole più moderne. Anche fuori dal campo faremo sì che l’inter possa essere un club forte a livello di marchio, in modo da poter competere anche in campo sportivo: dovremo avere due squadre professionali e diligenti dentro e fuori dal campo. L’Inter sarà sempre più internazionale, vorremo essere i fratelli del mondo. Vogliamo crescere in Asia e America, non dimenticando le nostre radici: siamo fratelli del mondo ma anche made of Milan”.

Sarà Inter-nazionale a tutti gli effetti quindi. Un modo per permettere al calcio di andare molto oltre confine: arrivando a una popolarità che forse nemmeno si può immaginare. “L’Inter diventerà un ponte nel mondo per generare rapporti, creare comunità lontanissime tra loro: non possiamo nemmeno ignorare il potere della tecnologia, questo ci darà ulteriori strumenti” dice Zhang. “Abbiamo creato una Media House e vogliamo diventare leader anche in ambito tecnologico, permettendo ai nostri tifosi di avvicinarci a noi. L’Inter è molto più di una semplice squadra di calcio, vorremo competere con i principi del fair play e della sportività: vogliamo essere l’energia più forte, concentrandoci sui valori della diversità e del rispetto. Dovremo innovare, non fermarci: abbiamo annunciato la nascita della squadra femminile e vogliamo investire nella nostra rete di scout per trovare i giocatori del futuro. Abbiamo iniziato un viaggio 2 anni fa, tutti i tifosi lo hanno invece fatto 110 anni fa: quando ho iniziato questo progetto l’unica cosa che ho in mente è voler rendere l’Inter il miglior club del mondo. Voglio portare questo club in una nuova era di successi: forza Inter sempre”.

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Inter, Zhang: “I nostri obiettivi? Non ci vorrà molto per realizzarli”

Poi, ecco le risposte alle domande dei giornalisti: “Come sapete i miei studi non hanno nulla a che fare con lo sport, ma come ogni campo ci sono similitudini: credo in questo. Per fare in modo che un club abbia successo si possono usare molte cose simili trasversali per diversi settori. Non essere calcisticamente esperto mi ha dato un impegno per iniziare con l’inter con un foglio bianco, è l’unico club con cui ho avuto un grande feeling: conoscevo Moratti e la squadra. Ho una responsabilità: abbiamo scelto di investire nell’Inter per far sì che il club diventi ponte e forza positiva per i fan. Mi rendo conto che l’Inter è molto più di ciò che mi aspettassi: non c’è solo la squadra e i risultati sul campo, ma la passione che le persone esprimono. Per questo ho deciso di impegnarmi in questa avventura, anche se 2 anni fa è stato difficile e non ero così informato come oggi: è la responsabilità nei confronti dei tifosi ad avermi fatto investire in questo club”.

Prosegue il nuovo presidente: “Vincere è la chiave del successo: qualsiasi siano le difficoltà e i limiti, abbiamo un progetto in lungo termine. Troveremo sempre la soluzione per rendere questo club vincente: indipendentemente dal mercato e dai nomi, credo che una cosa che i tifosi potranno ritenere sicura è che qualsiasi opportunità che ci sarà sarà presa, per aggiungere altri titoli al nostro palmares. Non sappiamo mai quando un obiettivo verrà realizzato, questo vale per tutti gli sport. Spero nei prossimi 3-5 anni: vorrei si realizzasse tutto l’anno prossimo, ma conosco la squadra ed è forte. Non credo ci vorrà molto. Ci sono molte squadre competitive, ma il gap rispetto alla Juventus si è ridotto: con mercato e allenamenti avremo un innalzamento del livello, non saprei dare una differenza. Ma penso che i nostri giocatori siano i migliori e possano vincere contro la Juventus“.

Sulla sua giovane età, poi: “È vero, sono il presidente più giovane, ma già da 2 anni gestisco la squadra: abbiamo riportato la squadra in Champions. E’ difficile e per questo ho aspettato 2 anni per prendere il controllo della società: prendete Zuckerberg o il capo di Tesla, sono persone giovani. Non sono per nulla spaventato, anzi, sono orgoglioso. Nell’ultimo anno l’Inter è stata accostata a grandi nomi, e questo significa che la gente pensa che siamo una grande squadra: alla gente piace venire da noi. Non ho mai fatto trattative con Marotta né avuto alcun accordo su alcuna cosa, non posso promettere niente: vorrei tutti i grandi giocatori, ma nessuna delle cose dette ora è vera. Il futuro è futuro, se ci saranno opportunità da cogliere per migliorare questa squadra dentro e fuori dal campo prenderemo in considerazione questa opportunità“.

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Zhang: “I consigli di Moratti, la questione stadio…”

Sui consigli chiesti a Moratti: “Ho chiesto consigli a molti, lui compreso. C’erano forse due cose che ricordo mi disse: che la difesa in Italia era molto importante e di non ascoltare lui, perchè è un tifoso. Mi ha detto di aver fiducia nelle decisioni da prendere, lavorando nel miglior modo nell’interesse del club: Moratti crede molto nel club, parlo con lui moltissimo e mi ha raccontato tantissime storie sull’Inter. Di fronte a difficoltà mi ha tranquillizzato, sostenendomi moltissimo. La Juventus? Siamo rivali sul campo, ma ci rispettiamo: è una gara, ma solo i grandi rivali possono aiutarti a crescere. Spero che il prossimo presidente dell’Inter si chami Zhang, e che io sia qui per altri 30-40 anni. Mio padre ogni volta che perdiamo si arrabbia, vuole solo vincere“.

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Stadio come idea prioritaria? Finanziariamente è sicuramente una priorità, meglio che l’Inter e il Milan abbiano un unico stadio condiviso, anche a livello finanziario: ridurremmo i costi. San Siro è uno stadio con gloria, ma ovviamente non posso aspettare per sempre o 100 anni per rinnovarlo: penso che il Milan e Milano debbano allinearsi con noi in questa direzione per migliorare, se non possono farlo dovremo prendere un’altra direzione. La priorità è restare a San Siro e migliorarlo” conclude.

E a seguire interviene anche l’ad Antonello, sullo stadio: “I progetti ci sono sia per Appiano Gentile, con un ampliamento dell’area i cui lavori sono previsti per la prossima estate: per San Siro stiamo riprendendo i contatti con il Milan per avere uno stadio a Milano, avendo un ammodernamento di San Siro o un nuovo stadio. Credo che ora ci siano le condizioni corrette, dopo il cambio di proprietà per il Milan, e credo daremo un’accelerata a questo progetto“.