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Inter, Vecchi: “Non siamo già in vacanza. La squadra ha un problema mentale non fisico”

Quattro sconfitte consecutive per l’Inter, chiamata ad un cambio di rotta contro la Lazio. Il Vecchi 2.0 è iniziato con il passo falso contro il Sassuolo, ma il mister, come dichiara in conferenza stampa, vuole chiudere nel migliore dei modi questa stagione: “La squadra durante la settimana ha fatto capire di non voler finire il campionato in questo modo. Non siamo già in vacanza, ma in questo momento la squadra è in difficoltà dal punto di vista psicologico. I ragazzi hanno bisogno di essere incitati e spinti. Sta a me richiamarli all’attenzione, e non è facile essere al top dal punto di vista mentale. Fisicamente parlando, stanno tutti bene. Il problema è mentale. Purtroppo accadono questi cose e spesso creano problemi nel lungo periodo. Tutti tengono tantissimo all’Inter, questi problemi possono capitare anche a grandi squadre. Ad esempio, il Leicester ha vinto la Premier League l’anno scorso, mentre in questa stagione ha rischiato di retrocedere. Questa è una stagione storta, ma dobbiamo finire al meglio”.

Poi su Gabigol: “Ha bisogno di minutaggio. Qui all’Inter c’è tanta concorrenza e giocatori importanti, Eder è stato fuori molte volte ed è un titolare della Nazionale italiana. Gabriel ha comunque qualità ed avrà tutto il tempo per esprimerle. Domani non partirà dall’inizio, ma non escludo un suo impiego a gara in corso”. Un pensiero anche su Pinamonti: “Può essere una soluzione, ma Eder quando è entrato ha fatto bene. Pinamonti lo conosco benissimo, avrà un futuro importante”.

Sul futuro allenatore neroazzurro: “L’Inter merita il meglio, ma ora ci sono io e tocca a me”. Spazio poi all’avversario di domani, la rivelazione Lazio: “Faccio i complimenti al mio amico Inzaghi, stanno disputando una grandissima stagione. La rosa è composta da calciatori importanti. Abbiamo studiato alcune soluzioni, anche se non sapremo come giocano, possono adottare diversi moduli”.

    Discorso fatto alla squadra in vista di domani: “Ho detto ai ragazzi che non possiamo finire il campionato così, anche se la Lazio è superiore al Sassuolo. Ho cercato di stimolarli sull’orgoglio, dobbiamo dimostrare di non meritare il 7° posto”. La vicinanza della società alla squadra: “La dirigenza è
    consapevole di questo periodo difficile e ci è vicina. Io e il mio staff godiamo
    della loro stima, ovviamente da parte nostra vorremmo regalar loro qualcosa di
    positivo”.

    Infine sulle motivazioni della squadra: “Ci vuole del tempo per calarsi in questa situazione. Quando la Champions League è sfumata ci è crollato il mondo addosso e i tanti cambi di guida tecnica non hanno aiutato la squadra. Qui ci sono calciatori abituati a vincere, non è semplice per loro trovarsi oggi a lottare per altri obiettivi”