“Inter? Sto facendo palestra: voglio essere pronto per un club così”. Tenerife, la rinascita di Longo
Dodici gol in diciotto partite, infortunio compreso: è un Samuele Longo da primato. L’ex bomber della Primavera dell’Inter sta rinascendo nella Liga 2, la serie B spagnola, dove in un anno e mezzo ha messo a segno 26 reti. Quest’anno è il miglior “goleador” italiano in giro per l’Europa: “Ho preferito restare nella B spagnola per giocare con continuità e migliorare i numeri dello scorso anno” – si legge nelle pagine de Il Corriere dello Sport – “Girona? Dopo aver conquistato la promozione insieme a loro mi volevano anche in Liga, ma fino ad un certo punto. Mi avevano chiesto di aspettare, ma sapevano che attaccante sono e hanno temporeggiato troppo. Evidentemente non erano convinti. A Tenerife, a livello climatico, si sta molto bene, per altri aspetti… un po’ meno, ma in classifica stiamo risalendo. L’obiettivo è arrivare ai play off per poi provare a centrare la promozione. Possiamo farcela”.
Serie A e Liga? Alcuni club si sono mossi… “Qualche contatto c’è stato, ma niente di concreto. A metà luglio ho iniziato la preparazione con l’Inter, ma non volevo entrare in un gruppo troppo “tardi”, essere costretto a rincorrere la condizione degli altri. I primi di agosto, quando ho capito che il Girona tergiversava, sono andato al Tenerife. Perché la Liga 2 e non la Serie B? Perché conosco il campionato e loro conoscono me. Spagnolo? Lo parlo bene e ora faccio confusione a esprimermi in italiano”. L’Inter rimane il sogno: “Giocare in un top club sarebbe il mio sogno. Voglio essere pronto per una squadra del genere”. Il Cagliari di Zeman, occasione sprecata: “Lui valorizza gli attaccanti, ma a me non ha mai dato la possibilità di giocare dall’inizio. Solo con Zola l’ho avuta e ho sbagliato io. A Frosinone mi sono sentito preso in giro. Lì c’era un gruppo che arrivava dalla Serie C e andavano avanti loro. Chiunque fosse stato comprato, non avrebbe giocato”.
Futuro: “Mi piacerebbe tornare in serie A per dimostrare che ho fatto un certo processo di crescita e di maturazione. Andrebbe bene anche la Liga o la Premier, ma un ritorno in A farebbe capire a qualcuno che con me si sbagliava”. L’intervista integrale sulle pagine del Corriere dello Sport.