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Inter, Spalletti: “Juve arrabbiata? Noi allora saremo ferocissimi dato che da sette anni non vinciamo nulla. Domani bisogna giocare a viso aperto”

Viglia di Inter-Juventus. Una partita che può decidere il destino di entrambe le squadre: da un lato quello della Juventus che deve per forza vincere per tenere lontano il Napoli e avvicinarsi pian piano al settimo scudetto consecutivo, dall’altro l’Inter che con una vittoria manterrebbe vive e concrete le sue speranze di Champions League. Insomma, un Derby d’Italia non banale che si preannuncia molto teso e combattuto. Nella consueta conferenza stampa di vigilia ha presentato così il big match della 35a giornata di Serie A, l’allenatore dell’Inter, Luciano Spalletti:

“La cosa che mi dà più fiducia è la crescita che ha fatto la squadra. In questo periodo abbiamo imparato a dialogare con i nostri difetti. Siamo carichi e pronti a fare bene questo finale di campionato per raggiungere l’obiettivo Champions League. Lazio-Inter sarà uno spareggio che ci metterà pressione? Ci metterei la firma. Perché vorrebbe dire che gli abbiamo recuperato un punto e che ci giochiamo tutto in una partita. La Champions League è qualcosa di grandioso, vorrebbe dire far tornare nell’Europa che conta un club importante e rimettere le cose a posto per quello che riguarda la storia di questo club”.

Salah? Io lo so quello che sono le sue qualità. L’ho toccato con mano. Lui fa tutto con facilità, il lavoro di Klopp è stato fondamentale. Io gli dicevo di giocare più centrale, ma lui preferiva stare largo. Ora si è reso conto di quella che deve essere la sua posizione di partenza. Lui ha le doti per andare oltre ai numeri che ha già portato a casa. E’ un ragazzo buono che ama il suo lavoro e che si mette sempre a disposizione della squadra”.

Quelle contro la Juve sono partite che se pensi di andare a giocare nascondendoti vieni subito silurato. Bisogna prendersi responsabilità e andare a cercare le giocate che facciano la differenza. Però prima della giocata illuminante – diceva il saggio – bisogna correre e portare a casa i risultati. Solo la giocata non basta per vincere e in più di fronte c’è la Juve. Ci sono le condizioni per giocare spregiudicati? Il tentativo lo abbiamo sempre fatto. A volte non ci siamo riusciti, è più facile vincere se giochi nella metà campo avversaria per più tempo, perché diventa più possibile che ti esca fuori l’episodio decisivo, ma bisogna leggere anche il momento giusto di quando c’è da fare la fuga. La Juve può anche ribaltare l’azione da un momento all’altro. La Juventus ha fatto vedere di sapersi adattare un po’ a tutto e ha sempre trovato la soluzione alle difficoltà delle varie partite. Allegri poi è bravissimo a mettere al centro del suo gioco la qualità del giocatore, mettere i suoi ragazzi nella condizione di sviluppare tutto il talento. Non condiziona i giocatori al suo modello tattico, ma ci costruisce un gioco di squadra. Alterna difesa a tre e a quattro in modo naturale. Ed è bravo a leggere le partite“.

“Rispetto all’andata abbiamo imparato a dialogare. In alcune partite il fatto di non aver fatto risultato ci è dispiaciuto, ma ad oggi abbiamo più equilibrio e ci conosciamo meglio. Ora siamo più solidi perché ci siamo risolti i nostri problemi, ma abbiamo lasciato per strada dei punti che ci avrebbero visti in una posizione migliore. Un pareggio domani può servire? No, domani entrambe giocheremo per vincere la partita“.

“Se ha cambiato qualcosa la sconfitta col Napoli? Secondo me sarebbe stato uguale. Io non so come parla Allegri nello spogliatoio, ma se loro sono arrabbiati noi saremo ferocissimi perché sono sette anni che non portiamo a casa nulla. Se essere arrabbiati sarà la condizione necessaria per vincere allora noi partiamo molto avvantaggiati“.