Inter, Spalletti alla prima in nerazzurro: “Portiamo avanti il concetto di squadra. I miei giocatori sono la nostra garanzia”
Prima in nerazzurro per Lucino Spalletti, ecco le sue parole in conferenza stampa: “Questa mattina ho visto dei bei titoli sui giornali. Ricomincia la Serie A e mi aspetto che i giocatori emozionino i tifosi. Il calcio é emozione, sia per noi che per gli avversari. L’inizio deve dare delle sensazioni a tutti. Chiedo orgoglio e attaccamento alla maglia, abbiamo avuto 40 giorni per iniziare, non sappiamo dove ci porterà questa strada, ma lo faremo con emozione. Mercato? I miei giocatori sono la nostra garanzia. Ci sono buoni giocatori e grandi uomini, a noi capiterà di essere in difficoltà, di perdere, ma sono sicuro che i nostri avversari dovranno sputare sangue per vincere. Lo faremo capire fin da subito”.
“Domani ci saranno 50mila persone allo stadio, non dobbiamo disperdere questo tesoro. Griglia di partenza? Non mi piace molto parlare di questo. A voi giornalisti piace fare il “fenomeno” e il “fallito”. A me no. Lasciatemi stare, sono i giocatori che devono avere le attenzioni. Solo tramite loro posso avere visibilità. Hanno delle qualità che vogliono esprimere. Mi avevano parlato di una squadra fragile, non è così. Joao Mario dietro le punte? Ho cinque giocatori che possono stare dietro a Icardi: Borja Valero, Brozovic, Eder, Jovetic e Joao Mario. In più si possono adattare tanti giocatori in quella posizione. La squadra è un blocco unico, non andrò mai contro i singoli. È tutto collegato, il risultato lo fa la squadra, non quello che fa venti gol. Non c’è quello furbo e quello “coglione”. Noi quinta forza? Il Milan ha fatto molto bene sul mercato e Montella saprà metterli insieme. La Lazio è anche molto forte, nessuno la considera ma è lì”.
“Anche i giocatori sono emozionati per domani. Entrano ed escono di corsa dopo gli allenamenti. Voglio che i giocatori abbiano nelle cuffie non solo la musica preferita ma anche il battito dei 50.000 di San Siro. Icardi? Sta bene, gli manca qualche allenamento però siamo tranquilli. Valuteremo se potrà fare novanta minuti o meno. Perisic ci è venuto a raccontare delle cose, noi ci abbiamo parlato. Io e la società. È uno che può darci qualcosa in più, dopo questo confronto non ho più avuto segnali. È uno di quelli che si ferma dopo gli allenamenti, è un grande professionista. In amichevole ha fatto dei recuperi per i compagni che fanno solo chi è attaccato alla maglia. Cosa manca? Quando leggevo i nomi dei top player sui giornali consono cascato anch’io. La società a me non ha promesso niente”.
“Sono contento di quello che ho, volevo allenare l’Inter. Poi se arrivano i top meglio. Fair Play Finanziario? Va rivisto. Noi lo usiamo correttamente, mentre altri no. Suning è un’azienda corretta. Dopo la Var credo che le prossime innovazioni da fare siano il tempo effettivo e le cinque sostituzioni. Candreva? Vogliamo tenerlo, lui per ora non ha manifestato altro. Andiamo avanti con tranquillità, poi non so se il Chelsea farà un’offerta. Promesse mantenute? Sono abbastanza contento, è chiaro che ci siamo fatto trascinare troppo dai nomi letti suoi giornali. Abbiamo fatto un mercato normale, al quale io sono abituato. Murillo? I nostri direttori riusciranno a trovare qualcosa per sostituirlo. Cancelo e Schick? Non parlo di quelli che potrebbero arrivare, non voglio demotivare quelli che giocheranno domani sera. Promessi altri giocatori? Chiedete a Sabatini”.