Inter, Pavard: “Oggi sono ancora più interista. Triplete? Nulla è impossibile”

L’intervista del difensore francese dell’Inter, Benjamin Pavard, per la Gazzetta dello Sport: tra Champions League e triplete
Sarà che è una delle parole più gettonate nell’ambiente nerazzurro, o sarà che la formazione di Simone Inzaghi è ancora in lotta per tutti gli obiettivi stagionali. Fatto sta che dalle parti di Milano, sponda Inter, non si smette (quasi) mai di parlare di “Triplete”.
Ancor meno quando si parla di Benjamin Pavard, difensore che prima di approdare all’Inter aveva vinto Campionato, Coppa e Champions League con la sua precedente squadra nel 2020, il Bayern Monaco.
E di trofei il calciatore francese ne ha vinti tanti: ben 14 tra club e Nazionale, tra cui un Mondiale con la Francia e uno per Club durante la sua esperienza in Germania.
Proprio di coppe e vittorie ha parlato il giocatore classe 96 nell’intervista rilasciata per “La Gazzetta dello Sport“, che ai quarti di Champions riaffronterà proprio la sua ex squadra.
Inter, l’intervista a Pavard
“Anche l’anno scorso non è stato facile vincere lo Scudetto. Confermarsi è complicato, soprattutto contro avversarie forti come Napoli e Atalanta. Ma vincere a Bergamo, dove l’anno scorso mi ero infortunato, è stato fondamentale. Anche perché non abbiamo subito gol“. Così inizia l’intervista di Pavard, che proprio sul reparto difensivo nerazzurro ha aggiunto: “Non abbiamo un atteggiamento diverso tra Serie A e Champions. La realtà è che giocando tanto, a volte capita di perdere un po’ di lucidità. Non siamo macchine, è impossibile stare sempre al 100%“.
Poi sul “Triplete” ha dichiarato: “Tutto è possibile nel calcio. Abbiamo grande spirito e dobbiamo mantenerlo. Io di sicuro non sazio di trofei“. Per continuare poi su Inzaghi: “Con lui c’è empatia, ci coinvolge tutti. Siamo una squadra forte e bella da vedere. Henry ha detto che si parla poco di Inzaghi? Ha ragione, è sottovalutato. Io ho scelto l’Inter anche per la sua difesa a 3, dove rendo al meglio. Acerbi sembra più giovane di quello che è. A chi mi ispiro come difensore dell’Inter? L’Italia è la terra dei difensori ma dico Lucio, perché anche lui ha giocato anche al Bayern. Vorrei arrivare a vivere qualcosa di simile alla finale del 2010“.

Tra passato e presente
L’intervista è andata avanti con un commento sul prossimo impegno di Champions League: “Ritroverò il Bayer Monaco, dove ho tanti amici. Olise è arrivato da poco ma è fortissimo. Nei 4 anni in Germania ho vinto tanto, ma ora voglio farlo con i nerazzurri. Sarà una gara equilibratissima, dovremo essere lucidi con la palla e preparati a resistere ai loro attacchi. Loro sono un grande club, ma anche noi. San Siro è ineguagliabile. Oggi dopo un anno e mezzo sono ancora più interista“.
“Thuram è sempre sorridente, è la gioia di vivere e sono sicuro che migliorerà ancora di più. Mi ha aiutato all’inizio con la lingua, anche se poi ho stretto rapporto con tutti”, ha detto Pavard. Per chiudere con la differenza tra Francia e Italia: “Non dirò il cibo perché anche da noi si mangia bene. Dico il clima: a Milano c’è più sole. E poi lo stile, che ho scoperto essere molto in linea con il mio“.