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Inter, Inzaghi: “Contro il Milan sarà una delle partite più importanti della storia del club”

Le parole di Simone Inzaghi e Francesco Acerbi in conferenza stampa alla vigilia del ritorno dell’Euroderby di Champions League

Dopo la vittoria per 4-2 contro il Sassuolo, l’Inter prepara la sfida di ritorno dell’Euroderby di Champions League contro il Milan. I nerazzurri partono con un vantaggio di due reti dopo l’andata ma Simone Inzaghi ha voluto ribadire in conferenza stampa che non si sentono a un passo dalla finale di Istanbul.

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Prima della conferenza stampa, Inzaghi ha rilasciato un’intervista a Sky Sport:Sappiamo che tipo di partita sarà, una delle più importanti per la storia ultracentenaria dell’Inter. Lo dobbiamo a noi stessi, alla società e soprattutto ai tifosi che sono fantastici. Abbiamo un vantaggio che ci siamo meritati ma sarò ripetitivo ci vorrà testa e cuore. È una partita importantissima, sappiamo che abbiamo lavorato duro e siamo vicini a trasformare un sogno in realtà. Dovremo essere bravi a coprire il campo sapendo che il Milan ha giocatori di qualità, non a caso è campione d’Italia e in semifinale di Champions. Per quanto riguarda la formazione ho in testa un’idea, ma dipenderà dall’allenamento di oggi. Abbiamo speso tante energie contro il Sassuolo”.

Le parole di Simone Inzaghi in conferenza stampa alla vigilia di Inter-Milan

Queste le parole di Inzaghi in conferenza: “Il sorteggio del girone non è stato semplice. Domani è un passo molto importante. Abbiamo vissuto momenti duri, ma siamo sempe stati. Domani serviranno testa fredda e cuore caldo“.

Poi, l’allenatore ha parlato delle condizioni di Correa, Lautaro e Lukaku: Correa mi ha chiesto il cambio contro il Sassuolo, ha avuto un indurimento. Speriamo di recuperarlo, le sensazioni sono buone ma non ho la certezza. Lautaro è in un ottimo momento, sta facendo molto bene, come tutti i nostri attaccanti. Lukaku lo conoscete, sapete cosa può fare. Lo abbiamo riportato qui per vederlo fare le cose che ha fatto nell’ultimo mese. Purtroppo si è infortunato, lui come Brozovic. La squadra ha sofferto senza di loro, in certi momenti siamo stati bravissimi nonostante le loro assenze. Lukaku ha lavorato tantissimo e ora sta molto bene“.

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Inzaghi è poi tornato sulla partita: “È una vigilia importante. Domani è una delle partite più importanti della storia del club. Sappiamo l’importanza della partita per noi, per la società e per i tifosi. Abbiamo un meritato vantaggio, ma dovremo fare una partita da Inter. Per quanto riguarda gli arbitri, difficilmente ne parlo. All’andata c’è stato un episodio che andava valutato in altro modo, mi riferisco al fallo di Krunic su Bastoni, sicuramente avrebbe dato alla gara un senso diverso. Non è stato così e non c’è problema, abbiamo massima fiducia nell’arbitro designato”.  

Sulle tante critiche ricevute ha dichiarato: “Fortunatamente leggo e ascolto poco, però so tutto. La mia grande fortuna e anche quella del mio staff è che ascoltiamo e leggiamo poco. Dopo la partita è sempre facile fare i complimenti. A volte noi allenatori dobbiamo compiere scelte, lo facciamo ogni giorno: a volte sei più fortunato e altre no. È il nostro mestiere che lo impone”.

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Sull’importanza della partita ha aggiunto: “Sappiamo che dipende da noi. Abbiamo di fronte un ottimo avversario, ma siamo in un buon momento. Siamo già passati in questa situazione con il Benfica, sappiamo che sarà dura. Abbiamo un meritato vantaggio, ma non si è fatto ancora nulla. Non dovremo speculare e gestire, dovremo fare una partita da Inter. Il braccino non deve venire. Abbiamo giocatori importanti, campioni del mondo, campioni d’Europa, vice campioni del mondo, sanno come gestirla. Sappiamo che la partita è molto importante”.

Inzaghi ha anche spiegato come è nata l’idea di far giocare Calhanoglu: È stata una scelta, un’intuizione, ci è venuto a mancare Brozovic per infortunio e ho pensato che potesse essere lui la soluzione. È stato bravissimo, mi viene in mente anche Darmian, che sta facendo grandissime cose da terzo di difesa, un ruolo che non aveva mai fatto ed è stato molto bravo. Ho la fortuna di allenare giocatori di gradissimo qualità e che si sanno adattare alle singole situazioni. Mi viene in mente anche Luis Alberto alla Lazio, era una seconda punta o esterno e poi è diventato una mezzala tra le più importanti in Europa”.

Infine, ha concluso elogiando come la squadra vive bene il turnover: “È merito del lavoro quotidiano, per come lavora l’intera rosa. Non dimentichiamo che non siamo una rosa dal numero elevato, come altre squadre: siamo venti, doppi nei ruoli, abbiamo due-tre ragazzi come Zanotti, Carboni o Fontanarosa, dal sicuro avvenire, ma forse non ancora pronti per partite del genere. Per questo mi fermo ai venti, con qualche infortunio, che ci ha creato qualche problema: dopo il mondiale c’era la speranza che andasse così, ma non era preventivatile. Dall’1 aprile il calendario è diventato impossibile da gestire e solo così siamo stati bravi a gestirlo fino a questo momento, con la gestione delle forze e chiedendo a tutti i componenti della rosa un grandissimo contributo“.

Inter, le parole di Acerbi

Acerbi ha sottolineato l’importanza della partita: “Il Milan vorrà ribaltare il risultato, ma dipende da noi. Il Milan vorrà fare qualcosa di straordinario, ma noi dobbiamo essere più che pronti. Siamo pronti perché è una partita bellissima da giocare. Ti mette adrenalina ma anche quella paura giusta per affrontare una squadra come il Milan. Sarà una partita dura, ma vogliamo fare qualcosa di straordinario che era impensabile a inizio stagione. Ci sono ansie positive e negative. Si deve essere positivi, avere fiducia in sé stessi e nel gruppo. Servirà entusiasmo e attenzione. Pensare di avere anche solo l’1% in più di possiblità di passare il turno sarebbe sbagliato“.

Poi, sui miglioramenti della squadra ha aggiunto: “La difesa è tutta la squadra. Ci si aiuta tutti insieme. La difesa è tutta la squadra, è il gruppo che ha cambiato marcia e questi sono i risultati. Senza il gruppo e la coesione di tutti non si vincono le partite“.  

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Acerbi ha poi aggiunto: “Sono due competizioni diverse. All’Europeo si creata da subito un bel gruppo, sereno ed entusiasta, che poi ha portato a vincere. Anche ora abbiamo un bel gruppo. Rispettiamo molto il Milan, crediamo nelle nostre capacità, ma dobbiamo fare ancora di più di quello fatto all’andata. Noi non siamo sicuri di niente dopo l’andata. A fine partita non abbiamo esultato perché c’è il ritorno. Non abbiamo fatto ancora niente. Conosciamo il nostro valore, sappiamo che si può fare qualcosa di importante. Servirà la testa giusta, non è sempre facile stemperare la pressione”.

Sulle tante partite che ha giocato ha spiegato: “Mi riposo, mangio bene. Cerco sempre di farmi trovare pronto, di recuperare bene le energie. Faccio di tutto per prepararmi mentalmente e fisicamente alla prossima partita. Poi decide il mister chi gioca, ma il mio approccio mentale è sempre alto. Siamo all’Inter, ci sono giocatori di alto livello. Voler giocare tutte le partite è bello, ma è normale riposare. È giusto avere la coscienza che tutti devono dare una mano. Bisogna sempre farsi trovare pronti.“.  

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Credits: Andrea Rosito

Infine, ha dichiarato: Se non passi domani è un disastro, diventa una stagione di me**a. Nel senso: non è così. Ma basta una partita per far sì che passi da una stagione non dico fallimentare quasi a una fantastica. Domani dipende da noi, conosciamo il Milan ma il destino dipende da noi e per adesso se mi chiedete se è una buona stagione dico di no. Le somme si tirano alla fine”.