Inter, Mancini tra mercato e futuro: “Ibra fa la differenza. Se società e tifosi sono contenti, resto”
Quarto posto ormai afferrato ed ultima partita della stagione utile a sperimentare qualche giovane in più, tra infortuni e squalifiche che hanno colpito la prima squadra nerazzurra. L’Inter di Roberto Mancini potrebbe affrontare la trasferta di Sassuolo con una formazione piuttosto particolare: di questo ed altro, mercato compreso, l’allenatore nerazzurro ha parlato così oggi in conferenza stampa, per presentare l’impegno di domani al Mapei Stadium. “La formazione di domani? Radu; Gyamfi Della Giovanna Senna Murillo; Gnoukouri Bonetto Kondogbia Baldini; Manaj Correia: devo valutare se alcuni giocatori possono rimanere in questa squadra… Scherzi a parte, il vero 11 sarà: Carrizo; D’Ambrosio, Jesus, Murillo, Yuto o Telles; Kondogbia, Brozovic, Melo o Gnoukouri; Jovetic, Eder e Palacio. Milan o Sassuolo per l’Europa League? Non mi interessa, il Milan ha possibilità per andarci”.
Sul mercato e sui singoli, poi, Mancini ha proseguito così: “Ibra all’Inter? Ha sempre fatto bene, quest’anno è stato straordinario. E’ strano che il Psg lo lasci andare via, fa ancora la differenza, in Italia può cambiare le partite. Jovetic e Handanovic? Non hanno detto nulla di male, normale voler giocare la Champions. Giocheremo l’Europa League cercando di vincerla. Ci sono squadre che hanno investito tanti soldi e non la giocano, siamo sulla stessa barca. Crediamo nelle qualità di Stevan: speravamo potesse fare meglio, deve ambientarsi e può fare molto di più. Yaya Touré? E’ del City, non voglio parlarne. Non si è mai visto nessuno come lui qui in Italia, nonostante le critiche ricevute”.
Sul suo futuro, e sul progetto della squadra, Mancini ha infine concluso così: “Se società e tifosi sono contenti rimango. Altrimenti stracciamo il contratto: se siamo tutti contenti andiamo avanti. Devo parlare col presidente, devo capire cosa possiamo fare per la squadra: vedremo. Abbiamo una base buona, possiamo lavorare e mettere qualche giocatore importante. E’ il mio obiettivo: abbiamo 5-6 giocatori che sono punti fermi e ora non è difficile inserirne 3 o 4 che possano far fare un salto di qualità. Non abbiamo mai subito negli scontri diretti, a parte la Fiorentina, ed anche con la Juve abbiamo sempre fatto partite equilibrate. I giocatori sono migliorati, Perisic e Kondogbia hanno fatto un salto di qualità enorme: giuste le critiche, ma mi sembra che non abbiamo fatto così male”.