Inter, la FIGC aprirà un’inchiesta per lo striscione di Dumfries contro Theo
Polemiche durante la festa scudetto Inter e uno striscione “proibito”, Dumfries sotto accusa
Due anni dopo ci risiamo. L’Inter si “vendica” sul Milan e partono le polemiche per qualche festeggiamento un po’ troppo…esagerato. È il caso di Dumfries che durante la parata con i pullman scoperti di ieri ha esibito uno striscione contro Theo Hernandez, adesso la FIGC aprirà un’inchiesta
Lo striscione in questione è questo appena sopra, esibito all’uscita da San Siro. Uno striscione partito da un gruppo di tifosi sotto il pullman e che poi è arrivato nelle mani…sbagliate.
Quelle di Denzel Dumfries. Tra Theo e l’esterno olandese non corre di certo buon sangue: il francese ha rimediato due rossi, l’interista uno nello scorso derby. Nervi e storie tese che adesso potrebbero portare a delle sanzioni
Inter, la FIGC aprirà un’inchiesta: quali sono i rischi
Un gesto che non è passato inosservato e fin da subito si è parlato di conseguenze, ma cosa rischiano veramente l’Inter e Dumfries?
Già ieri sera la Procura federale ha iniziato ad acquisire i video di quanto successo e adesso aprirà un’inchiesta, proprio come successo due anni fa durante i festeggiamenti del Milan.
Nel 2022 proprio Theo oltre a Krunic, Maignan e Tonali, venne punito con una multa tra i 4 e i 5 mila euro, 12 mila ne pagò anche il Milan. Il tutto proprio per uno striscione esposto durante la festa scudetto.
A Dumfries verrà contestato l’art. 4 del Codice di giustizia sportiva che obbliga i tesserati a “lealtà, correttezza e probità”.
Tra i tanti anche Frattesi si è lasciato andare ad uno striscione di troppo con la scritta “Milanista chiacchierone”, in riferimento ad un coro della Curva Nord. Coro che però non viene più intonato per un patto di non belliggeranza tra le due curve di San Siro. Lo stesso Dimarco si scusò, al termine dell’euroderby che consegnò all’Inter la finale di Champions League, per averlo intonato sotto la curva.
Presidente Lega Casini: “Striscione di cattivo gusto”
A commentare l’episodio ci sono anche le parole del presidente della Lega Serie A Casini ai microfoni di Radio Anch’io Sport su Rai Radio 1: “Non credo si tratti di razzismo, ma di scarso buon gusto. Anche in occasioni di altri festeggiamenti abbiamo visto scene simili, sembra che a volte i freni vanno via. I calciatori non si rendono conto di come un gesto del genere produca un danno alle giovani generazioni, visto che poi spesso in molti tendono a replicare e imitare”.