Inter-Juventus, l’ad nerazzurro Antonello: “Sono accadute cose inaccettabili, meritiamo rispetto. Abbiamo perso una battaglia non solo per colpa nostra”
In palio c’erano l’accesso alla prossima Champions League per i nerazzurri e lo scudetto per i bianconeri, tre punti che alla fine di Inter-Juventus sono stati conquistati dalla squadra guidata da Massimiliano Allegri. Una partita di cui si è molto parlato non solo per gli episodi di gioco e su cui – poco meno di due giorni dopo il fischio finale – si è espresso anche l’amministratore delegato dell’Inter Alessandro Antonello. Queste le sue dichiarazioni rilasciate a Inter TV.
“Rabbia smaltita? Assolutamente no, il mister aveva chiesto alla squadra di essere ferocissima in campo e lo è stata. Sono successe cose inaccettabili e siamo arrabbiatissimi. Il club merita rispetto e lo meritano anche i nostri tifosi. Ora non ci sarà assolutamente un calo di tensione, i ragazzi hanno dimostrato sul campo quello che sanno fare. Sono dei grandi professionisti e ci aspettiamo una pronta reazione. L’obiettivo rimane immutato e lo dimostreremo domenica prossima contro l’Udinese”.
“Vorrei precisare che sia io sia tutto il management siamo sempre stati vicini alla squadra, durante tutta la stagione. Forse qualcuno vuol far passare un messaggio diverso ma posso garantire che siamo tutti uniti e concentrati affinché si possa raggiungere l’obiettivo stagionale, ovvero la Champions League. Un messaggio a squadra e ambiente? Abbiamo perso una battaglia, probabilmente non solo per colpa nostra. Ma vogliamo vincere la nostra guerra sportiva, per noi e per i nostri tifosi. Siamo orgogliosi della prestazione dei nostri ragazzi, che hanno messo passione e anima in campo, seppur in inferiorità numerica. Il nostro pubblico poi è stato eccezionale, ci ha sostenuto dall’inizio alla fine”.
E ancora: “Quello che è successo è sotto gli occhi di tutti, è stato visto da 80 mila persone allo stadio, da 170 paesi collegati e 700 milioni di persone. Sicuramente non è stato uno spot positivo per il calcio italiano. Anzi, forse è stata una eurofiguraccia. Abbiamo deciso di parlare solo oggi per evitare di fare commenti a caldo, influenzati dalle emozioni del momento. Abbiamo rivisto tutti gli episodi e non riusciamo a spiegarci come mai nel corso della stessa partita siano stati usati due pesi e due misure. Nel mondo del calcio molte cose stanno cambiando ma sembra che alcune di queste rimangano invariate. Noi comunque siamo orgogliosi della nostra storia”.