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Inter, Spalletti: “Dobbiamo lottare da squadra. Keita? Troppe pause”

L’allenatore nerazzurro soddisfatto dopo la vittoria sul Frosinone: “Ho visto una squadra frizzante. Keita ha la giocata nel dna, ma quando non gli riesce allora si ferma e si prende una pausa, perdendo contatto con i compagni. Lautaro lotta fino all’ultima goccia di sudore”

Serviva una risposta alla brutta sconfitta di Bergamo e l’Inter non ha deluso le attese. Contro il Frosinone, a San Siro, finisce 3-0 per i nerazzurri. Decisive le reti di Keita e di Lautaro, al secondo gol in campionato dopo quello segnato al Cagliari. Tre punti che riportano l’Inter al secondo posto in classifica, in attesa della sfida fra Napoli e Chievo: “Abbiamo avuto una reazione importante – ha dichiarato Luciano Spalletti ai microfoni di Sky al termine del match – ho visto una squadra frizzante, che ha giocato un buon calcio. Abbiamo avuto pazienza con la palla fra i piedi, costringendo gli avversari a salire molto con i quinti di centrocampo”.

Protagonista del match, appunto, Keita. L’attaccante senegalese è partito titolare al posto di Icardi, ha sbloccato il match dopo dieci minuti, lo ha chiuso segnando la rete del 3-0 e, nel mentre, ha fornito l’assist per il raddoppio di Lautaro Martinez: “Quello che mi interessa di più è che sia stato sempre dentro la partita – ha continuato Spalletti – lui deve essere nelle condizioni di poter dare sempre una mano alla squadra. Solo in qualche occasione fa la giocata, cosa che appartiene al suo dna. Poi però ha sempre il momento di pausa, del recupero, del dispiacere se non è riuscita a farla. Così perde metri di contatto con la squadra, tanto in fase difensiva quanto in quella difensiva”.

In gol anche Lautaro, che torna titolare a San Siro dopo i 90′ giocati contro il Genoa sempre a San Siro: “Mi è piaciuto il suo tenere palla addosso, la garra che ha di duellare fisicamente – le parole dell’allenatore nerazzurro – non concede nemmeno un centimetro, lotta fino all’ultima goccia di sudore”. Adesso la testa va al Tottenham, che nel frattempo ha battuto il Chelsea di Sarri: “Ho fatto giocare giocatori che ci possono dare mano nello stretto dei tempi di recupero. Joao Mario ha fatto vedere di essere recuperato in pieno, Nainggolan ha giocato un’ ora senza dolori alle caviglia. Ma noi dalle difficoltà usciamo soltanto da squadra, non con i singoli. Ne usciamo solo se siamo l’Inter fino in fondo. Dobbiamo puntare sul collettivo, sulla vittoria della squadra. Non ci deve interessare il voto del singolo. In passato abbiamo perso tempo, lo si recupera solo lottando da squadra”.