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Inter, la carica di Dimarco: “Ci rialzeremo, vogliamo la seconda stella. Non ho paura della concorrenza”

Il difensore nerazzurro ha risposto alle domande dei giornalisti al Web Media Day, evento dedicato ai siti web

“Ho passato alcuni momenti non facili, soprattutto due infortuni gravi che ho avuto. Ho sempre cercato di rimanere lucido, alla fine il lavoro ha dato i suoi frutti”.

In poche parole è la storia di Federico Dimarco che ha toccato tanti bassi in carriera nonostante la sua giovane età, ma ha sempre avuto la forza di rialzarsi. Dai primi calci al pallone in Porta Romana al sogno di poter giocare nella squadra per cui tifa fin da bambino: un percorso compiuto non da solo, bensì con suo fratello Christian – tesserato anche lui in nerazzurro – che oggi gioca nel Fiorenzuola in Serie C. 

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Il rapporto tra i due

Intervenuto al Web Media Day organizzato dall’Inter, Federico Dimarco ha risposto così ad una nostra domanda sul rapporto con Christian:Siamo cresciuti insieme, per me è una figura di riferimento molto importante. Ci sentiamo tutti i giorni, certo di dargli sempre consigli per migliorarsi”. Fratelli, milanesi, interisti: un binomio migliore tra Federico e Christian non poteva crearsi.

Dopo la scuola, entrambi danno una mano a papà Gianni con l’attività di famiglia: sistemati gli scaffali dell’Ortofrutta corrono al campetto di Porta Romana per inseguire la passione per il pallone. Il fine settimana, poi, in curva nord in San Siro per sostenere i colori della loro squadra del cuore. “Non è un peso per me vestire questa maglia, anzi è un piacere” ha detto Federico.

I primi anni di carriera

Tre come i chilometri che separano l’Ortofrutta dal centro sportivo Calvairate, storica squadra milanese satellite dell’Inter. Lì Federico mostra tutte le sue qualità, fino ad approdare alle giovanili dei nerazzurri: “Quando esci da un settore giovanile così importante, sei abituato al meglio – ha detto Dimarco -. Ho fatto cinque/sei anni di alti e bassi, ma sono contento perché tutto il lavoro e il sacrificio fatto sul campo è stato importante per la crescita e arrivare qui. Sento gli altri giocatori della Primavera, come Bonazzoli di cui son contento del gol al Milan. Con Radu abbiamo fatto tre anni insieme in Primavera”.

Dal calcio di provincia a giocare nell’Inter, senza dimenticare l’esperienza all’Hellas Verona con Ivan Juric: “Per me è molto importante, perché mi ha fatto diventare quello che sono e lo ringrazierò per sempre perché ha creduto in me – ha continuato Dimarco -. Lavora in modo diverso da Inzaghi, anche nel modo di stare in campo, ma entrambi mi hanno fatto crescere”. Senza tralasciare anche la chiamata in Nazionale nello stage di fine gennaio: “Una nuova convocazione dipenderà solamente dalle mie prestazioni all’Inter”. 

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“Vinceremo lo Scudetto”

Il difensore dell’Inter ha continuato parlando della lotta Scudetto: “Noi non temiamo nessuno. Aver vinto lo scorso anno ci dà tanta consapevolezza. In questo momento abbiamo fatto un po’ di fatica a fare punti ma sappiamo quanto valiamo. Dobbiamo star tranquilli e pensare alla prossima partita. Vogliamo rimanere lassù fino alla fine. E sì, vinceremo noi lo Scudetto. Dopo la Supercoppa, l’obiettivo è di aggiugere la seconda stella sul nostro petto”.

Con Perisic protagonista assoluto della stagione nerazzurro e l’aggiunta di Robin Gosens, Federico Dimarco non teme la concorrenza: “Questa cosa non mi fa paura, l’importante è che ci sia competitvità sana perché è la coasa che fa dare il meglio a ogni giocatore. Ho un bel rapporto con tutti: sono molto legato a Bastoni perché siamo stati insieme a Parma, Kolarov ogni giorno mi dà grandi consigli”. 

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Dimarco è tornato a parlare del rinnovo con l’Inter arrivato qualche settimana fa: “Per me è stata una grandissima notizia, lo volevo senza nessun dubbio già dall’estate. C’è un ottimo rapporto con il mister, gioco dove mi chiede e sono sempre disponibile. Siamo consapevoli di aver sbagliato l’approccio contro il Sassuolo, ma siamo pronti a ripartire già con il Genoa. Dobbiamo far bene in tutte le competizioni cercando sempre il risultato”.