Questo sito contribuisce all'audience di

Ausilio: “Gudmundsson piace all’Inter come ad altri club”

Le parole del direttore sportivo dell’Inter, Piero Ausilio, sul mercato dei nerazzurri e non solo

L’Inter ha già vinto il campionato da tempo e può pensare a programmare la prossima stagione. A proposito del mercato e non solo, infatti, il direttore sportivo Piero Ausilio ha parlato in una diretta instagram di Fabrizio Biasin.

 

ausilio-inter-image-gpo-min.jpg

 Inter, le parole di Ausilio sul mercato

Il tema più caldo è ovviamente il mercato che faranno i nerazzurri: “L’anno scorso abbiamo cambiato 12 giocatori ma quest’anno sarà diverso. Se la prossima stagione iniziasse tra una settimana, l’Inter avrebbe già la rosa pronta. Cinque attaccanti? Ne parleremo con Inzaghi a fine stagione ma quest’anno abbiamo fatto bene con 4. Poi ci sono alcuni giocatori come Mkhitaryan che ci possono giocare in quella posizione. Comunque non abbiamo necessità di vendere: viviamo di opportunità sia nel prendere che nel cedere”.

 

piero-ausilio-image-gpo-min.jpg

 Poi su Gudmundsson però ha aggiunto: “L’Inter ha cinque giocatori in quella posizione: Lautaro, Thuram, Taremi, Arnautovic e Sanchez sul quale faremo valutazioni. Gudmundsson comunque piace all’Inter, al Genoa e anche ad altri club”.

 Sul rinnovo di Lautaro, Ausilio ha predicato calma: “C’è la volontà del club di tenerlo e quella del calciatore. Lo abbiamo detto noi, l’ha detto lui, e anche il suo agente. Poi dobbiamo trovare l’equilibrio economico ma non c’è fretta”.

gudmundsson-genoa-image-min-gpo.jpg

 “Arnautovic? Siamo contenti di quello che ha fatto, anche fuori dal campo. Sia lui che Sanchez sono stati importantissimi”, ha aggiunto Ausilio.

Il ds nerazzurro ha anche svelato un retroscena su Leao: “In passato è stato molto vicino all’Inter. Avevamo trovato un accordo col Lille ma poi non lo abbiamo portato avanti. Non siamo neanche arrivati a parlare in modo troppo approfondito col giocatore”.

Infine il direttore sportivo ha parlato anche della vittoria dello scudetto arrivata contro il Milan: “Cosa ho pensato non si può dire, è una espressione quasi blasfema. Ero molto contento e non è una cosa che nel calcio si prova spesso. Il 95% è sofferenza e il 5% gioia”.