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Iniesta: “So come mi vedo in futuro, ma ora penso al Vissel Kobe”

L’ex centrocampista del Barcellona è tornato in Spagna, dopo il termine del campionato cinese, per fare visita ai suoi ex compagni e in esclusiva a Mundo Deportivo ha parlato anche dei suoi progetti per il futuro: “Mi vedo allenatore”

Una carriera costellata di successi, una classe che incanta ancora in Giappone. Andrès Iniesta è stato, ed è, uno dei centrocampisti più forti della storia del calcio. Un’ispirazione in campo e fuori perché la classe non è soltanto saper accarezzare il pallone e inventare assist e giocate da funambolo, no è anche quello che sei fuori dal campo. Lui è stato tutto questo e ora a 34 anni incanta anche in J1 League nel Vissel Kobe dove ha chiuso la stagione con tre gol e tre assist in quattordici partite, nel mezzo – ovviamente – tante belle giocate.

Con la fine del campionato giapponese è tornato in Spagna e, ovviamente, a Barcellona dove ha lasciato il cuore e i compagni di mille battaglie. In un’esclusiva a Mundo Deportivo si è raccontato tra presente e futuro. Un domani che non sa cosa gli riserverà ma che sa già come occupare: insegnando agli altri quello che lui ha visto e vissuto da vicino in tanti anni di onorata carriera.

Qui il calcio è molto diverso. Mi ha sorpreso piacevolmente. Ho trovato alcuni avversari che ti obbligano ad essere al massimo livello, mettono sempre la gamba. Hanno tutti una diversa concezione del calcio, ci sono molti capovolgimenti da una parte all’altra, molti contropiedi. Si gioca poco in mezzo al campo”. Un’avventura, quella al Vissel Kobe, che lo sta coinvolgendo al massimo e che fra poco condividerà con un vecchio compagno di squadra, David Villa: “Lui voleva cambiare. Quest’anno inizieremo da zero. Contribuirà agli obiettivi con la qualità che ha e sarà un vantaggio per la squadra“.

Ora è a Barcellona dove ha incontrato i suoi ex compagni e magari un giorno potrebbe toccare a lui guidare questo prestigioso club: Non direi che non mi piacerebbe fare l’allenatore del Barça, ma adesso non posso dire che stia pensando a qualcosa del genere. E’ vero che con il passare del tempo mi vedo sempre più allenatore, ma vedremo quale sarà la strada da prendere una volta lasciato il calcio. Quel che è certo è che mi piacerebbe tornare qui, mi sento a casa. In futuro spero di poter trasmettere quello che ho imparato in questo club“.