In Friuli si gioca “la partita del silenzio”: vietati insulti ad arbitro e avversari
Genitori che insultano gli avversari e l’arbitro? Scordateveli. Eh già, anche se per un esperimento, in Friuli si è provato a superare questo enorme problema del calcio giovanile. È successo a Zoppola, a pochi chilometri da Pordenone, dove in una gara della categoria Esordienti tra il Calcio Zoppola e il Pordenone, si è sperimentato il “silent match”, dove gli insulti verso arbitro e avversari sono severamente vietati.
L’idea nasce da una mamma, probabilmente stanca di sentire i suoi “colleghi” genitori prendersela con dei ragazzini. Vicino al campo, è comparso questo volantino: “Sono consentiti solo gli applausi e le espressioni collettive di incoraggiamento verso i ragazzi. Nessun commento dovrà giungere dagli spalti verso i giocatori o nei confronti del dirigente arbitro”. Anche se per una partita, il calcio prova a cambiare passo, a partire dai bambini più piccoli. Magari qualche altra squadra ripeterà questo bellissimo gesto…