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Da Marassi a Marassi, cento… uno volte Ciro: Immobile show al Ferraris

0-3 al Ferraris, Sampdoria ko e Lazio che dà il benvenuto alla nuova stagione con un più 3. Firmato Immobile, a caccia a Genova del centesimo gol in Serie A. Il primo? Il 26 agosto 2012. Stesso stadio, stessa porta e stesso numero: a cambiare, il colore della maglia, dal biancoceleste al rossoblu, quello del Genoa. A puntare su di lui dopo gli anni da protagonista a Pescara, arrivati dopo l’esordio in Serie A con la Juventus.

Tre presenze e dieci minuti in tutto in bianconero, nessun centro per l’attaccante napoletano. E allora ecco che l’appuntamento con il primo gol in A è rimandato di qualche anno: 85’ di Genoa-Cagliari nell’estate del 2012, a chiudere il match il sinistro dal limite a battere Agazzi per il 2-0 finale. Prima pagina scritta di una storia lunga ormai sette lunghissimi anni: dal Genoa alla Lazio, passando per Torino, la parentesi tedesca al Borussia e quella Spagnola al Sivilglia, e poi il ritorno a Torino (ancora granata).

Nell’estate del 2016 l’ennesimo viaggio, destinazione la capitale: 23 gol in campionato al primo anno, 29 il secondo. La scorsa stagione Ciro chiude la stagione a quota 15: 99 i centri in Serie A, appuntamento con il centesimo rimandato a dopo l’estate. Si arriva ad oggi: prima occasione utile il match del Ferraris contro la nuova Sampdoria di Di Francesco. Ciro ci prova già dopo pochi minuti, ma un Audero in grandissima forma gli nega la gioia del vantaggio: il numero uno blucerchiato però non può nulla sul pallonetto che a fine primo tempo, su punizione lampo battuta da Luis Alberto (suo l’assist anche per il 2-0 di Correa), gonfia la rete sotto alla Gradinata Sud del Ferraris.


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1-0 Lazio a Marassi, raddoppio dell’ex Tucu a inizio ripresa e risultato in cassaforte pochi minuti dopo con splendido assist no look di Milinkovic-Savic e tocco morbido di Immobile a mettere la firma sul centunesimo gol in Serie A: neanche il tempo di festeggiare il traguardo del numero 100 e Ciro si è regalato subito un’altra gioia, contro quella Sampdoria da oggi ancora di più vittima preferita. 7 gol prima di oggi in A (come contro Genoa e Cagliari, protagoniste di quell’indimenticabile serata di sette anni fa), 5 quelli realizzati con la maglia della Lazio firmati tutti però all’Olimpico.

A Marassi nei 3 confronti diretti, tutti vinti, a rubargli la scena erano stati Caicedo e Milinkovic-Savic. Non questa sera, dove i riflettori sono stati tutti puntati su di lui: “Questo centesimo gol l’aspettavo con ansia già dalla scorsa stagione, è stato brutto finire a 99. La dedica? Mia moglie ha partorito, non potevo non fare gol in questa settimana: mi ha regalato il terzo figlio, la dedica non può non essere per loro”. Stesso stadio, stessa porta e… stessa storia: quella col gol, proprio lì dove è cominciata.

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