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Il Venezia, il passato ed il siparietto con Del Piero. Pippo Inzaghi, tra il settimo posto e il gps ai giocatori: “Partiti a fari spenti, ora sogniamo i playoff”

Un Venezia settimo in classifica e quel dietro le quinte del lavoro quotidiano e del passato che si racconta solo in un’intervista ‘Originale’. Parola a Pippo Inzaghi, che nel corso della trasmissione ha affrontato tante tematiche, dalle più attuali a quelle meno recenti, tra campo e panchina e senza far mancare l’attualità (in particolare la Champions League e la gara di questa sera della Juventus): “Mi dispiace per Gigi, per quella che può esser stata la sua
ultima partita in Champions. Ma resterà una grande partita. Il
calcio nasconde anche belle sorprese ma era difficile pensare a una
partita simile. La Juve è stata bravissima ma rimane un grande
rammarico. Giocare al Bernabeu mi è capitato, è difficile. Adesso
c’è grande rammarico, li capisco perché uscire così dispiace.
Questa due giorni però penso sia bella per il calcio italiano. E
speriamo anche domani con mio fratello che un’altra italiana possa andare avanti. Lui lì ha creato un’armonia vincente. Tutti noi dobbiamo dare qualcosa ai nostri giocatori e dobbiamo essere credibili altrimenti un gruppo si perde. Il calcio italiano è sempre
bistrattato. Lippi? Quello è stato un Mondiale fantastico e lui molto
bravo. Era molto rispettato dai giocatori, con lui ho vinto e lo
ringrazio”.

Il presente dice Venezia ed anche tecnologia al servizio dei risultati. Come? Con il monitoraggio live sui giocatori. “Si cerca di avere tutto il possibile per farli rendere al meglio, così riesco anche a vedere quanto corrono, a che velocità… In questo modo riusciamo ad allenarli bene io ed il mio staff che mi segue in ogni passo. Secondo me in questi due anni al Venezia abbiamo fatto buone cose”.

Spazio poi anche a qualche battuta con Alessandro Del Piero, suo ex compagno di squadra, che hanno dato vita ad un simpatico siparietto: “Ale, tu stai sereno lì a fare il commentatore. In un anno invecchi di 10 anni facendo l’allenatore… Ti vengono prima i capelli bianchi, guarda io come sono conciato (ride, n.d.r.). Comunque, a parte gli scherzi, tu hai un’intelligenza e uno spessore che potresti farlo ma è un mestiere complicato, noi arriviamo alle 9 la mattina e andiamo via alle 20 la sera. Non hai più un secondo per nulla; è gratificante ma ti prende molto”.


“Per Pippo ho sempre avuto grandissima stima”, la replica di Del Piero che torna al passato insieme ed anche a quando Inzaghi in campo vedeva solo la porta e non i compagni intorno… “Siamo due ragazzi che quando
giocavano volevamo il massimo da noi stessi e dagli altri. Pippo era
un amante del gol ci sono stati momenti in cui abbiamo fatto pagine
storiche della Juventus e io ne sono orgoglioso. Però non guardavi mai…
avevi i capelli troppo lunghi…”.