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Il sosia di Vardy bloccato su Twitter da Jamie e consorte, lui si difende: “Non capisco cos’ho fatto di male”

Una bella storia, conclusasi nel peggiore dei modi. Di chi stiamo parlando? Ricordate Lee Chapman, il postino dall’incredibile somiglianza con Jamie Vardy, protagonista anche dei festeggiamenti per la vittoria del titolo sul pullman del Leicester? Il ragazzo addirittura era stato esentato dal proprio lavoro di postino per sei mesi al fine di dedicarsi completamente all’attività di sosia, ma qualcosa è andato decisamente storto… Infatti i coniugi Vardy, forse timorosi che la situazione potesse sfuggirgli di mano, hanno deciso di bloccarlo su Twitter e conseguentemente non aver più rapporti con lui. Inoltre, l’agente dell’attaccante inglese avrebbe intimato Chapman di non cimentarsi in nulla che possa mettere a repentaglio l’immagine di Vardy stesso.

Nel cuore dell’ormai ex sosia è subentrato un sentimento di delusione misto ad amarezza, visto che ormai si era davvero abituato all’idea di ‘vivere da Vardy’ ed anzi, aveva basato la propria vita ed il proprio lavoro su questa nuova attività. Così, sebbene ancora incredulo, Lee Chapman ha deciso di commentare la situazione ai microfoni di Virgin Radio, sperando di chiarire la propria posizione una volta per tutte: “Sono sconvolto perché il mio account Twitter è stato bloccato da Vardy e sua moglie Rebecca – ha detto riferito Chapman – Capisco che stiano solo cercando di salvaguardare la loro immagine ma sono ugualmente rimasto sconcertato. Pensate che ho usufruito della mia somiglianza con Vardy per lavori di beneficienza e per il club…”. Infine, un messaggio per Vardy e consorte: “Mi spiace ragazzi, non capisco cos’ho fatto di male. Spero che tutto si risolva”.

Alberto Trovamala