Il Palermo ritrova i nazionali, ma per Tedino è ancora emergenza: “Dawidowicz resta a casa, attenti all’Entella”
Dopo essersi esaltato nelle difficoltà contro il Carpi, il Palermo si prepara ad un’altra partita con non pochi problemi, quella contro la Virtus Entella. Tedino deve fare i conti ancora con infortunati e nazionali, con quest’ultimi che si aggregheranno alla squadra soltanto tra qualche ora in Liguria. Problemi soprattutto in difesa per l’allenatore rosanero che alla vigilia del match vede alzare bandiera bianca da parte di Dawidowicz e Accardi: “Dawidowicz ha la febbre alta – racconta l’allenatore in conferenza stampa – Accardi non partirà nemmeno per un problema al tendine rotuleo. Insieme allo staff cercheremo di trovare un equilibrio per far sì che il Palermo scenda in campo con criterio e razionalità”.
Proprio quella razionalità sarà fondamentale nelle scelte di Tedino soprattutto in difesa: da una parte c’è il rientro di Struna dalla Slovenia, dall’altro lato uno Slobodan Rajkovic con ancora qualche ruggine in corpo e davanti al test di un manto erboso in sintetico. “Struna l’ho sentito e, come tutti i ragazzi, si è messo a disposizione – prosegue Tedino – Il fatto di mancare molto tempo e non provare certe cose non rende automatico far giocare il più forte o il più bravo. In queste partite finali, il dettaglio e la ripetizione di determinate situazioni portano vantaggi. L’assenza dei nazionali ha creato problemi per questo, ma c’è Fiore, possiamo arretrare Jajalo e Aleesami è in gruppo, pur non essendo nelle condizioni di giocare cento minuti sul sintetico. Dobbiamo trovare la quadratura e non abbiamo tanto tempo, il forfait di Dawidowicz è arrivato oggi”.
Prima di scegliere l’undici da schierare domani sera in quel di Chiavari – che per grossi tratti dovrebbe essere lo stesso che ha convinto e battuto il Carpi – Tedino avrà modo di riabbracciare i giocatori che proprio domenica scorsa sono mancati: “I nazionali li vedrò stasera, dovrò parlare dettagliatamente con loro per sapere come stanno. Per me, però, sono tutti importanti. Da Nestorovski a Maniero, finché mi daranno la disponibilità per essere utili al cammino di questa squadra”.
Prima l’Entella, poi il Parma il giorno di Pasquetta. Due partite nell’arco di qualche giorno che potrebbero portare a qualche calcolo che, però, Tedino vuole evitare: “Vogliamo veramente pensare ad una partita alla volta per cercare di vincerla, non è possibile nella nostra testa accontentarsi – puntualizza – Altrimenti si resta con le pive nel sacco, non possiamo ragionare così. Si perdono energie e si fanno voli pindarici. Semmai si può pensare a una quota da raggiungere, questo è meno complicato, perché tra i 75 e 77 punti siamo lì. Se non si va in Serie A con 77 punti, allora vuol dire che ci sono state due squadre più forti. L’Entella è una squadra molto organizzata, si presenta dopo aver battuto Parma e Cremonese, credo che si possa parlare di una squadra che sta molto bene”.