Il ko di Empoli, Gigi D’Agostino e i segreti della favola Parma, Dezi: “Non sapevamo cosa succedeva a Frosinone”
Tra un sogno e l’altro Jacopo Dezi ne ha realizzati alcuni. Forse quello più importante è arrivato lo scorso venerdì 18 Maggio, non solo ultima di campionato, non solo una partita delicata fuori casa, ma una data da segnare perché, quel venerdì si è scritta la storia del Parma dalla D alla A .
“Quei minuti prima del 95’ mi hanno fatto tornare i brividi” così inizia a raccontarsi Jacopo Dezi a gialucadimarzio.com ancora particolarmente emozionato. “Al rientro dagli spogliatoi, ci hanno avvertito che il Foggia vinceva per 0-1, ma noi siamo rimasti saldi sul nostro obiettivo, e pensavamo solo a vincere la nostra partita, poi abbiamo capito che il Frosinone stava pareggiando tramite i tifosi dello Spezia che inveivano contro i nostri tifosi, dopo qualche minuto c’è stato il 2-1 del Frosinone che abbiamo percepito sempre tramite i tifosi avversari che festeggiavano. Devo ammettere che per noi c’è stato un momento di tristezza, mi ricordo di avere guardato in faccia diversi compagni in cerca di conforto, anche perché la nostra partita era chiusa, eravamo in vantaggio per 2-0. Al pareggio del Foggia però abbiamo visto tutta la nostra panchina in piedi e lí abbiamo subito capito che potevamo ancora crederci. Al fischio finale, abbiamo aspettato qualche secondo, vedendo la nostra curva esultare siamo subito corsi sotto di loro, anche se mi dicono ora a posteriori che la partita del Frosinone non si era ancora conclusa, quindi meno male che alla fine è andata così”.
Ride ora ripensandoci Jacopo. “È stata un emozione indescrivibile, ancora ora non riesco a realizzare, quando non dipende da te, ci speri sempre ma per non rimanere deluso cerchi di non illuderti”. A volte un vincitore è semplicemente un sognatore che non ha mai mollato, così come tutti i giocatori del Parma, un Parma che non si è mai arreso. “Noi ci abbiamo sempre creduto, anche quando non tutto andava come doveva andare, il mister, la società e i tifosi ci sono sempre stati vicino, ci sono stati purtroppo diversi momenti spiacevoli, diverse sconfitte, ma il loro sostegno non è mai mancato. La svolta è arrivata dopo il ko con l’Empoli, dove abbiamo perso 4-0, e quel colpo è stato così forte che dal giorno dopo, ci siamo sentiti la forza per potere ricominciare e svoltare, siamo ripartiti alla grande e finalmente si è avverato il sogno”.
Ma questa cavalcata che ora profuma di A è arrivata anche a ritmo di parole, quelle motivazionali dette dal capitano Lucarelli, e di musica. Già, magari sono stati questi i due ingredienti che hanno reso anche tutto questo possibile. “Tutto è iniziato dopo la partita di Salerno, un’idea stranamente non nostra, ma del coordinatore Cordon, che per alleviarci la tensione ha iniziato a far mettere la musica prima di entrare in campo. La playlist veniva scelta a rotazione da me, dal capitano Lucarelli o da Ceravolo. Ci sta a cuore particolarmente “me Rehuso” che sentiamo un po’ nostra, ma forse la colonna sonora della promozione è “L’amour Toujours” di Gigi D’Agostino“. Il sogno non è ancora finito, così come i festeggiamenti. Già perché al Picco niente era pronto per festeggiare, nessuna bottiglia da stappare per citare Jacopo “non era stato preparato niente, le maglie che ci hanno dato a fine partita erano una sorpresa anche per noi, infatti la società ci aveva tenuto all’oscuro, non abbiamo nemmeno brindato. Successivamente al rientro a Parma abbiamo però trovato un clima pazzesco sarà per me, come per tutti, una serata indimenticabile. A Forte dei Marmi qualche giorno dopo, abbiamo fatto cena e dopo cena organizzato tutto dalla società per noi giocatori e per tutto lo staff, ma i festeggiamenti credo non siano ancora finiti”
Il cassetto di Jacopo per ora è ancora pieno di sogni da realizzare, e forse il più importante è quello di potere continuare a Parma. “Sono davvero contento personalmente di avere conquistato questa Serie A sul campo e mi tengo stretta la chance di potere continuare a lottare, grazie a tutti i miei compagni, al mister e alla società ma soprattutto alla città di Parma e a questo tifo straordinario”.
Virginia Robatto