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Il Ghana, i ricordi, il Latina. Acosty si racconta: “Io, scoperto per caso: ecco la mia storia”

Da bambino, ad Accra dove è cresciuto, Acosty per il suo compleanno avrebbe voluto ricevere un bel giocattolo, chissà magari proprio un pallone, ma solo per giocare in strada con gli amici. “D’altra parte io in Ghana non giocavo a calcio. Il mio primo osservatore mi ha scoperto proprio lì, in strada, mentre ero con gli amici. Perché pensavo solo a studiare, non vedevo il calcio come una prospettiva di vita”. Oggi, invece, il regalo per il suo compleanno se l’è fatto da solo, un gol con la maglia del Latina nel derby di sabato scorso contro il Frosinone. “Il massimo sarebbe stato anche vincere la partita, quello sì che sarebbe stato un compleanno indimenticabile”.

Ecco, da quando giocava con gli amici per le strade del Ghana sembra passata una vita. Acosty, per tutti “Aco”, è arrivato in Italia a 16 anni: destinazione Reggio Emilia. “Ho iniziato con la Reggiana poi il settore giovanile della Fiorentina con qualche presenza in serie A e l’anno dopo la prima vera stagione da protagonista con la Juve Stabia in serie B. “Di Castellammare ho un ricordo bellissimo anche perché lì conosciuto Antonio Amodio che ha subito creduto in me ed è diventato il mio agente”, ma per lui è molto di più. “Mi ha dato una mano fin dal primo giorno. E’ anche il padrino di mio figlio, con lui ho un rapporto speciale che va al di là del calcio”.

Anche grazie al suo aiuto sono arrivati il trasferimento al Chievo ed i successivi viaggi a Carpi e Modena fino all’arrivo definitivo a Latina, quella che oramai è diventata la sua nuova casa. “E’ una città tranquilla e a me piacciono i posti così: sono un tipo tranquillo. I tifosi sono grandi e dobbiamo solo dargli soddisfazioni. Mi fanno sentire importante”.

A proposito di soddisfazioni: oggi c’è il Benevento, può essere la gara giusta per conquistare la prima vittoria in campionato. “Hanno 7 punti e sono secondi in classifica, hanno giocatori importanti come Falco, Ceravolo e il mio amico Chibsah, ma credo che possiamo affrontarli a viso aperto anche perché giochiamo in casa. Dobbiamo batterli per dimostrare che siamo bravi anche noi”. Ma per Aco sarà una partita speciale anche sotto altri punti di vista. “L’attuale direttore del Benevento è Di Somma, quello che ai tempi della Juve Stabia mi diede fiducia. Oggi mi toccherà fargli un dispetto”. Lo dice con il sorriso, perché Acosty è un ragazzo buono come il pane. La sua vita è un pendolo che oscilla tra il campo di allenamento e casa. “La sera preferisco non uscire e stare tranquillamente a casa con mio figlio e mia moglie. Al massimo un film al cinema o una  cenetta fuori, ma senza fare tardi”. Altrimenti il mister si arrabbia? No, anche perché con Vivarini non ci sono problemi di alcun tipo. “Il rapporto con il mister è ottimo e tutti cerchiamo di seguire le sue idee perché è un allenatore che ha sempre fatto bene e sono convinto che farà bene anche a Latina. Ha un’idea di gioco molto chiara ed è uno che vuole un calcio propositivo. Rispetto al passato abbiamo un modulo nuovo ma se riusciamo ad applicare tutte le cose che ci chiede ci divertiremo tanto”. Divertirsi, ecco: proprio come faceva in strada con gli amici da bambino. Sembra passata una vita, ma Acosty, per gli amici Aco, è rimasto esattamente lo stesso.