Il Como è di Lady Essien: storia di 8 mesi difficili e di una giornata storica
“Ho incontrato persone fuori dal tribunale
che non conoscevo e che mi hanno detto ‘grazie, lei ha fatto un gran lavoro,
siamo contenti’”. E’ finita così. Con tanti ‘grazie’ e un sospiro di sollievo.
O forse è meglio dire che qualcosa di nuovo sta iniziando. Perché l’anima
calcistica di Como adesso ha ritrovato serenità. E, soprattutto, una nuova
proprietà. Un percorso lungo, tortuoso e non senza difficoltà, fatto insieme (e
grazie) al curatore fallimentare, il dottor Di Michele, quell’uomo che ha
ricevuto dai tifosi così tanti ringraziamenti per il lavoro svolto.
Ma facciamo un passo indietro. E’ il luglio
2016 e il Calcio Como fallisce. Il club va all’asta, ha bisogno di un nuovo
proprietario come un pirandelliano personaggio della Lega Pro in cerca
d’autore. Tre aste: nessuna offerta. Ieri, la quarta. In piena “zona cesarini”.
Ed una busta viene recapitata in tribunale. L’offerta è quella giusta e
finalmente il Como ha un nuovo proprietario. “E stato un percorso lungo, quello
dell’esercizio provvisorio concesso dal tribunale. Abbiamo gestito in 8 mesi la
squadra – ha raccontato il dott. Di Michele ai microfoni di
Gianlucadimarzio.com – con tutte le difficoltà organizzative del caso per poter
comunque continuare a disputare le partite. Ci sono stati anche problemi di
agibilità dello stadio Sinigaglia, abbiamo dovuto fare degli interventi di
messa a norma richiesti dal Comune. Difficoltà sì, ma tutte superate”. Orgoglio,
soddisfazione.
Ieri, dunque, l’annuncio: il Como ha un
nuovo proprietario. O meglio, proprietaria. Al femminile. Akosua Puni Essien.
Forse sconosciuta ai più se non fosse per quel cognome così noto. Proprio lei,
la moglie di quel Michael ex Milan, Real e Chelsea che adesso a 34 anni gioca
in Indonesia nel Persib di Thohir. Akosua dunque Lady Essien, ma nella vita non
è solo ‘la moglie di…’. Imprenditrice, donna d’affari, filantropa, madre di tre
figli, in passato anche manager e agente del marito. In Ghana è una celebrità
ma si è anche impegnata spesso nel sociale come dimostrato da una campagna – da
lei promossa – per la diffusione dei trattamenti anti Ebola nell’Africa
occidentale. Nell’ultimo mese era stata vista a Como, ha visitato le strutture
del club: insomma, sopralluoghi tipici di chi è interessato a fare sua una
certa realtà. E il prossimo 25 marzo si presenterà, insieme al suo team, alla
stampa per poi (il 27) firmare l’atto definitivo di vendita “per trasferire
tutto alla nuova società”. Società il cui capitale sociale è posseduto al 100
per cento dalla signora Essien, che già guarda al futuro e promette la Serie B
alla squadra. Ora la sua.
“Adesso si potranno fare dei programmi in
linea con quelli che sono gli obiettivi di una società di Lega Pro – un primo
commento del direttore sportivo Andrissi -. E’ stata ridata vita a questa
storica società che quest’anno compie 110 anni”. Un traguardo importante che
adesso potrà essere festeggiato senza più preoccuparsi delle sorti del club, a
livello societario. Dopo un periodo difficile, giocatori, dirigenti e chiunque
graviti nell’orbita Como Calcio può ora tornare a dormire sonni tranquilli,
sapendo che il club finalmente è salvo. Come il triplice fischio di una partita
durata otto mesi vinta grazie al gol, “in zona cesarini”, di Akosua Puni. Lady Essien.