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Il Bologna, Kevin Constant e la serie A, storia di una “costante” che ritorna

Il ritorno in Italia di Kevin Constant è ormai cosa fatta: accordo col Bologna per 6 mesi fino al termine della stagione, con opzione per l’anno successivo. Ancora Serie A, dunque, per l’ex esterno sinistro di Chievo, Genoa e Milan: e forse la chiave di lettura di tutta la sua storia è proprio nel suo cognome. La Serie A è quella “costante” che serve a Kevin per esprimersi al meglio, la dimensione nella quale tornare per ritrovare prestazioni e serenità.

Sì, perché il francese (nato nel 1987 a Fréjus) naturalizzato guineano (origini della madre) è reduce da un’esperienza tutt’altro che indimenticabile in Turchia, al Trabzonspor, dove era approdato nell’estate 2014, ceduto dal Milan per una cifra intorno ai 2,5 milioni: lì, è proprio il caso di dirlo, Constant ha perso la ‘trebisonda’: nel febbraio 2015 viene messo fuori rosa a causa di un tweet polemico pubblicato durante la partita di Europa League contro il Napoli, nel quale si lamentava per l’esclusione. Risultato: verrà reintegrato due mesi dopo, ma senza mai essere convocato fino alla fine della stagione. Ma non è finita qui: ad ottobre, Constant è costretto a pagare una multa per aver provato ad accedere in business class pur essendo dotato di un biglietto economy. Il suo alto stipendio, sommato alle vicende, segna la fine della storia con il Trabzonspor: Constant risolve il contratto con i turchi e si svincola.

Eppure, in Italia, Constant aveva sempre fatto la sua parte: il Chievo lo acquistò in prestito dallo Chatearoux (squadra di Ligue 2 francese nella quale si affermò dopo aver mosso i primi passi nel Tolosa) nel 2010: con i gialloblu un’ottima stagione (32 presenze e 2 gol) e il riscatto dallo Chatearoux, tanto che il Genoa mette gli occhi su di lui e lo acquista a titolo definitivo. A Genova Constant raccoglie 21 presenze e 1 gol e soprattutto, suscita l’interesse del Milan, che lo prende in presito: Massimiliano Allegri lo arretra e ritaglia per lui la posizione di terzino sinistro. Non sono stagioni fortunate per i rossoneri, ma Constant riesce comunque a giocare con continuità (45 presenze in due anni): verrà riscattato definitivamente al termine della prima stagione. Poi, come detto, la Turchia: ma ogni calciatore ha la sua “costante”: quella di Kevin, oltre che nel cognome, va ricercata nella Serie A. La nuova opportunità è il Bologna di Donadoni, che ormai ha un rendimento positivo “costante”: e con un Constant in più, non può che migliorare.