Casa Di Marzio, Vannucchi: “Empoli nel cuore. Nel 2007 mi cercò L’Inter”
Ospite dell’appuntamento delle ore 17:00 con la rubrica “Casa Di Marzio” c'è stato Ighli Vannucchi. L’ex Empoli non ha ancora lasciato il calcio, al momento, infatti, gioca in terza categoria. Con lui abbiamo parlato anche della situazione attuale legata al Coronavirus: “Purtroppo è un periodo complicato. Bisogna stare in casa e rispettare le regole. Uniti supereremo questa battaglia”.
Poi un tuffo nell'album dei ricordi partendo dalla convocazione in Nazionale: "E' stata la più grande soddisfazione della mia carriera. Ricordo che avevo la maglia numero 16. E' l'unica che ho incorniciato. Avevamo una squadra molto forte".
Vannucchi è stato sia in Nazionale che a Salerno compagno di squadra di Gennaro Gattuso attuale allenatore del Napoli: "Era un calciatore fortissimo. Sempre meglio averlo in squadra propria che giocarci contro. Aveva un'ottima tecnica, da questo punto di vista era un pò sottovalutato. Come allenatore? Penso che ha delle ottime idee e un grande carisma. Allena una grande squadra come il Napoli e sono certo diventerà uno dei migliori".
Poi l'Empoli, una seconda casa per Vannucchi: "Empoli è una città speciale per me. Era la dimensione adatta al mio stile di vita e alla mia persona. Una città semplice e familiare. Perfetta. C'erano grandi calciatori, giocavamo un bellissimo calcio. Indimenticabile l'impresa del 2007 quando riuscimmo a qualificarci in Europa con Cagni in panchina". A proposito di Cagni: "L'ho avuto a Salerno, inizialmente avevamo un rapporto conflittuale, in seguito ci ritrovammo a Empoli. E' stato un allenatore davvero speciale".
Un ricordo ancora per Salerno, poi Spezia ed Entella: "A Salerno ho fatto uno dei gol più importanti della mia carriera. Ricordo che quella palla la spinse in porta lo stadio intero. Con lo Spezia facemmo una rimonta incredibile e andammo in Serie B oltre che il triplete di categoria. Con l'Entella ricordo la punizione migliore della mia carriera":
Infine svela: "Io sono felice della mia carriera, ma ci sono state un paio di occasioni dove sarei potuto andar via da Empoli. Nel 2007 c'era su di me il forte interesse dell'Inter, qualche anno prima la Lazio di Cragnotti. Ma evidentemente doveva andare così.
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