Ibrahimovic: “Il Milan mi ha dato la felicità. Non voglio ritirarmi per poi pentirmi”
Le dichiarazioni dell’attaccante rossonero sul suo futuro
Dal ritorno in Champions al presente al Milan e il futuro, con il contratto in scadenza il prossimo 30 giugno. Zlatan Ibrahimovic ha parlato della sua esperienza in rossonero.
“Vincere la Champions non mi renderebbe un giocatore migliore”
“Al Milan gioco con molta emozione perché è un club che mi ha dato la felicità, mi ha dato tanto e penso di aver trascorso più anni qui che in tutti i club che ho rappresentato. È stato bello tornare in Champions League. Dopo aver sfiorato la qualificazione per un paio d’anni, tutti erano molto contenti di tornare”, così Ibrahimovic ai microfoni della UEFA.
Sulla Champions: “È un torneo fantastico. Ho segnato alcuni gol che mi sono piaciuti molto e ho avuto l’opportunità di affrontare le migliori squadre e i migliori giocatori d’Europa. Come mi sento a non averla mai vinta? In due modi: vincerla sarebbe fantastico, non vincerla non mi cambierebbe come giocatore. Vincerla non significherebbe essere un giocatore migliore, perché sono già il migliore, ed è stato dimostrato che il migliore, Ronaldo, non vince tutto”.
L’attaccante svedese si è poi soffermato sul suo futuro: “Il futuro deve ancora essere scritto, non faccio programmi e vediamo cosa succede. Non voglio ritirarmi e poi dire che avrei potuto continuare, perché me ne pentirei per il resto della vita. Voglio giocare il più a lungo possibile. La realtà è che giocherò finché non vedrò qualcuno più bravo di me, quindi gioco ancora. So che un giorno mi fermerò e che non avrò più quell’adrenalina. È un problema per ogni giocatore, perché giochi a calcio per avere adrenalina e non puoi fare nient’altro perché siamo programmati così. Ogni giorno facciamo la stessa cosa. Ci svegliamo, ci prepariamo, ci alleniamo, mangiamo e ci riposiamo. Il giorno dopo è uguale. Fai queste cose per 20 anni e in cambio ricevi adrenalina. Quando improvvisamente ti fermi viene a mancare tutto, allora devi ricominciare da zero e iniziare qualcosa di nuovo”.
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