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Iachini: “A Udine non meritavo l’esonero: è stata una sorpresa. Zamparini? Nonostante tutto gli voglio bene”

Palermo-Udinese, gara speciale per Giuseppe Iachini, fresco doppio ex. L’esonero da parte dei friulani è arrivato lo scorso 2 ottobre, mentre con i rosanero è arrivato la scorsa stagione, dopo tre anni di tira e mola con il presidente Maurizio Zamparini.

“Nonostante tutto nutro affetto per lui” – dichiara Iachini nel corso di un’intervista concessa a La Gazzetta dello Sport – “ Se sono stato l’allenatore che ha resistito di più nella sua gestione, si vede che ho fatto qualcosa di positivo. Mi ha telefonato subito dopo quell’intervento a Radio 24 per scusarsi e dire che non intendeva offendermi, che erano solo battute. Diciamo che Zamparini ha un carattere particolare, lo conosco da una vita, ero un suo giocatore al Venezia. Alla fine il rapporto si era deteriorato per differenti vedute tecniche: lui voleva la difesa a 4, io gli facevo notare che non avevo i giocatori con le caratteristiche giuste. E infatti Ballardini poi si è salvato con il 3­-5-2. Comunque è stata un’esperienza positiva durata quasi tre anni. Per questo, al di là di come sono finite le cose, devo ringraziare Zamparini per l’opportunità che mi ha dato”.

Due anni di grandi soddisfazioni in Sicilia, ma il terzo è tutto da dimenticare: “Il primo ho lanciato giovani come Dybala e Belotti. Avevano entrambi molti margini di miglioramento, giocavano in coppia nel 3-5-2 o con Vazquez trequartista. Un attacco fortissimo. Nella seconda non dimentico gente come Quaison, Chocev, Rispoli, che sono protagonisti anche nella squadra di oggi. Nello scorso campionato le cose sono andate male fin dall’inzio, l’importante è che, tra tante tribolazioni, alla fine sia arrivata la salvezza. Se i rosanero si possono salvare? Penso proprio di sì, come l’Udinese. Sono due squadre che hanno cominciato la stagione con qualche difficoltà, ma che hanno giocatori importanti, che possono fare la differenza. Penso a Diamanti e Thereau, tanto per fare due nomi. Sarà una partita molto equilibrata”.

Iachini torna anche sul recente esonero di Udine: “Non me l’aspettavo è stata una sorpresa, non me lo meritavo. Purtroppo in questi casi manca la pazienza di aspettare il progetto che ha in testa l’allenatore. Ho cominciato il campionato con 4 giocatori chiave infortunati: Widmer, Samir, Badu e Hallfredsson oltre a Thereau frenato da problemi fisici. E quindi abbiamo dovuto affrettare i tempi di recupero di gente come Fofana, De Paul e Jankto. Serviva tempo per recuperare gli infortunati e assimilare il nuovo sistema di gioco che ora viene seguito anche da Delneri. La società non me l’ha dato, peccato. Ma non butto via quelle 7 partite, ho vinto in casa del Milan, avevo un gruppo che mi seguiva. Mi sarebbe piaciuto vedere la squadra con tutti i giocatori al massimo della condizione”.

Futuro? In programma c’è un viaggio in Inghilterra e Germania: “Ho in programma di andare per studiare gli allenamenti di Conte, Guardiola, Ranieri. E poi da Ancelotti a Monaco. Aspetto che finiscano gli impegni di Champions e mi organizzo. E’ fondamentale capire come lavorano colleghi così importanti. Se Zamparini mi richiamasse? Perché no? Dipende dal progetto, da tante cose. Ci penserei su. Mai dire mai”.