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I dettagli, l’eleganza e la mentalità, Baresi racconta Berlusconi: “Ha cambiato il calcio, speravo potesse rimanere”

Qualcosa di unico e rivoluzionario, quel Milan. Una squadra che cambiò per sempre il calcio. Nel gioco e nel pensiero, quello di Silvio Berlusconi. Il Milan degli olandesi e di Capitan Franco Baresi, che pochi istanti fa è intervenuto a Sky Sport 24: “Mi viene tanta emozione e magone. È una giornata particolare. Il primo giorno che lo vidi a Milanello fu qualcosa di unico. Ci ha trasmesso la quintessenza dei colori rossoneri. Dopo il primo scudetto è stato meraviglioso, con il suo volto soddisfatto e felice”.

Commozione e ricordi. Anche se per una singola famiglia era andare avanti nel calcio di oggi: “Speravo potesse continuare altri trent’anni, ma il calcio è cambiato. La situazione di cedere il club è stata la più logica delle conseguenze: Silvio ha ceduto il Milan per il suo bene”.

Sulle preoccupazioni per come si è svolto il closing, le sensazioni di Baresi: “Dall’esterno è difficile capire le problematiche che ci sono state con l’operazione del closing. Bisogna dare tempo alla nuova proprietà, non dovremo giudicare a priori”.

Unico grande Capitano, bandiera poi della Nazionale: “Un conto è giocare in un club, un altro è giocare in Nazionale. Quel Milan, comunque, rimane ancora negli occhi di tutti: abbiamo impresso al calcio italiano una mentalità nuova”. E la vittoria della svolta? “I primi due anni sono stati intensissimi, non ci rendevamo conto ma stavamo scrivendo la storia. Berlusconi è riuscito a portare a Milanello dei grandissimi campioni e ha motivato e trasmesso la sua filosofia agli allenatori”. Con classe ed eleganza, sempre: “Era molto attento a tutti i giocatori. Eleganza sempre, nello stile e nel comportamento. Ci cambiò l’alimentazione, che al tempo non era ancora molto curata”.