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I consigli di Giampaolo, la previsione di Ferrero: maglia al cielo, ecco Caprari

Ancora Zapata, colpo di testa Caprari e magia Linetty. La Sampdoria stende in rimonta l’Atalanta, ribaltone a Marassi che arriva tutto dalla panchina. A firmarlo (anche), il talentino scuola Roma esploso a Pescara e arrivato in città in estate dall’Inter, nell’operazione che ha portato Skriniar nella Milano nerazzurra. “Se Zapata gioca? È un titolare, come lo è Caprari” il Giampaolo pensiero alla vigilia. “Linetty? – stesso di discorso – Giocherà. Poi se dall’inizio o a gara in corso vedremo, ma farà parte della gara”. ‘Perché le partite si giocano in quattordici’, Giampaolo da quando è arrivato a Genova lo ha continuato a ripetere come un mantra.

Quest’anno, poi, quei quattordici sono diventati molti di più, con una competizione sempre più alta in ogni ruolo nel 4-3-1-2 provato e riprovato a Bogliasco. Guardare per credere, stadio Ferraris di Genova. Gianluca il fischio d’inizio della partita lo vive della panchina, come Karol. Gol Cristante, blucerchiati sotto e irriconoscibili, contro una bellissima Atalanta. Bisogna cambiare marcia, con Giampaolo che già a pochi minuti dall’intervallo comincia a guardare verso la panchina. Out Ramirez e Verre, dentro Caprari e Linetty.

Eccoli i titolari oggi partiti dalla panchina, chiamati a cambiare il match di Marassi. Con la qualità e… la consapevolezza di poter fare bene. Quella mancata a Caprari secondo Giampaolo in questi primi mesi di Sampdoria. “Tecnicamente è fortissimo, deve crescere in autostima. – le parole dell’allenatore a poche settimane dall’arrivo dell’attaccante – Deve credere di più in se stesso. Deve fare un salto di qualità mentale, acquisire consapevolezza. Ci sono giocatori meno forti di lui che rendono di più. Io glielo dico, ma solo lui può fare il salto necessario”. “Parole che da un po’ di tempo tempo anche il Presidente Ferrero ha iniziato a dirmi” la confessione di Caprari dalla zona mista di Marassi.

Parole sulle quali Gianluca deve aver pensato tanto, si arriva ad oggi. Assist di Strinic, colpo di testa e palle alle spalle di Berisha. 2-1 a Marassi, Ferraris che esplode. Previsione di Ferrero raccontata da Pradè – “Glielo aveva detto ieri che avrebbe segnato e lo ha fatto” – realizzata. “Una dedica per il gol? Alla squadra, senza il gruppo non si va da nessuna parte”. Quello formato da “venti, ventuno titolari. Caprari è tra questi. – così Giampaolo dalla sala stampa dello stadio – Lui mi piace molto, ho sempre detto che è un titolare. Deve crescere nella convinzione personale di essere forte, questo gol e questa prestazione penso possano dargli quel pedigree lì”.

Anche se “sicuramente non è facile partite sempre alla panchina – ancora l’attaccante – ma poco a poco le qualità le scopriamo tutti”. Per primo dovrà scoprirle lui, il talentino scuola Roma pronto a ritagliarsi uno spazio importante anche all’ombra della Lanterna. Perché “Caprari è un grande giocatore, quando lo capirà anche lui saranno cavoli amari”. Per chi se lo troverà di fronte, come l’Atalanta oggi. Maglia al cielo, a festeggiare il gol del sorpasso. In attesa di un’altra previsione, da trasformare in realtà.