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Hoffenheim, Süle: “Milan e Inter? Sarebbe un passo indietro: faticano anche a qualificarsi per l’Europa”

Milan e Inter? L’Italia sarebbe un passo indietro”. Messaggio chiaro quello di Niklas Süle: solita “spocchia” tedesca o non ha tutti i torti? Il ventunenne dell’Hoffenheim è uno dei difensori più promettenti della Bundesliga e il 31 agosto scorso si è anche levato la soddisfazione di esordire in Nazionale da titolare, in occasione di Germania-Finlandia. Se l’Hoffenheim è imbattuto in Bundes il merito è anche di Niklas, argento con i suoi compagni alle scorse Olimpiadi:

“Sta andando tutto benissimo” – si legge nelle pagine di ExtraTime “L’Olimpiade è stata importante per me perché mi sono confermato a livello internazionale. Mi spiace non aver incrociato Bolt, ma ho letto che vuole allenarsi col Dortmund, chissà, potrebbe capitare di sfidarlo. Crociato? Pensavo l’infortunio potesse limitare il mio sviluppo. Il club mi diede il massimo sostegno, al punto che, paradosso, quell’infortunio è stato un bene: ora sono più forte mentalmente. Apprezzai molto il messaggio di Boateng: non mi conosceva ma mi disse di stare tranquillo”.

L’Hoffenheim è guidato da due stagioni da Julian Nagelsmann, allenatore di appena 29 anni:Io lo conoscevo già, mi ha allenato nell’Under 17. Già si vedeva che era bravo. Autorità e atteggiamento sono da veterano. Perciò è stato subito accettato. Dobbiamo continuare così: di questo passo possiamo arrivare in Europa, forse in Champions. Io, benché giovane, mi sento esperto. Credo che riuscirei a impormi pure a livelli più alti”.

In effetti Milan e Inter hanno bussato, ma Niklas non vuole aprire:So che il mio agente è stato contattato. Per me però un trasferimento in Italia non avrebbe senso. Milan e Inter hanno perso quella magia che li contraddistingueva. In passato hanno avuto grandi giocatori, il nome dei club ha un peso, la città è bella, i tifosi calorosi… Però i club sono in calo. Per uno della Bundesliga è un passo indietro, anche perché da anni faticano a qualificarsi per l’Europa. Preferirei la Premier.

Calcio italiano fuori dal podio: “Cannavaro nel Mondiale 2006 fu fondamentale e mi entusiasmava Nesta. Ora però i difensori italiani non sono più i migliori. Bonucci e Chiellini sono bravi, ma Ramos o Boateng sono di un altro livello. La A è solo il 4° torneo in Europa”.