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Highlander Jermain Defoe: segna con l’Inghilterra e fa esultare il piccolo Bradley

Dal 2000 in Inghilterra segna sempre Jermain Defoe. Tornato ad indossare la maglia dei tre leoni, ha impiegato solamente 22 minuti per tornare al gol. Di nuovo a Wembley: sette anni dopo l’ultima volta, quando segnò una tripletta contro la Bulgaria. Segna sempre lui, anche in Premier. West Ham, Tottenham e Portsmouth, prima del trasferimento ai Toronto, che sembrava l’ultimo atto di una grande carriera. Lo scorso anno di nuovo in Premier, dove ha trascinato il Sunderland alla salvezza. Segna sempre lui: 155 reti nel campionato inglese, il settimo di sempre.

Richiamato dal C.T. Southgate per sostituire l’infortunato Kane, ma anche per i suoi 14 gol stagionali in campionato. Tra gli over 34 il secondo nei cinque massimi tornei europei, meglio di lui solo Ibrahimovic. Ora segna anche in Nazionale. Il sesto marcatore meno giovane per l’Inghilterra, meglio di lui in questo secolo solo Lampard e Sheringham. Al fischio iniziale era il miglior marcatore per la sua nazionale con 19 gol, gli altri dieci insieme si fermavano a 14 reti in totale. Oggi è tornato a segnare contro la Lituania nelle qualificazioni mondiali dopo la rete contro San Marino nel 2013. Il suo gol più grande però lo ha messo a segno all’inizio della partita, entrando sul campo accompagnato dal piccolo Bradley, che la sua partita la sta giocando contro il cancro. Un sorriso strappato, da chi pensa anche a far del bene: con la sua fondazione di beneficienza e tornando spesso a Saint Lucia, l’isola dell’arcipelago dei Caraibi dal quale proviene la propria famiglia.

I tifosi inglesi dagli spalti di Wembley cantano: “Siamo indirizzati verso Mosca”. Lo canta anche Defoe, che spera di tornare a giocare i Mondiali del prossimo anno, dopo l’esclusione dagli Europei francesi. Da 17 anni in Premier League segna sempre Defoe. Intramontabile. Oggi anche a Wembley, sette anni dopo l’ultima volta.