Hertha, il bis è possibile: contro il Bayern per la vetta in Bundesliga
Ad agosto la situazione sembrava essere tornata alla normalità, come da routine nelle ultime stagioni: caos. L’Hertha Berlino è uscito malconcio dal preliminare di Europa League, eliminato da una competizione europea a più di dieci anni dall’ultima volta. Decisive due partite tremende con il Brondby al secondo turno, giocate con approssimativa preparazione sulle gambe e destinate a segnare una stagione intera. Lustenberger, il capitano, in rotta con la squadra, un mercato pressoché immobile e una complicata Bundesliga alle porte. Auf Wiedersehen.
E invece no. L’Hertha s’è rialzato, fin da subito. Grazie a quel Pàl Dardai che dalla panchina era riuscito a portare la squadra alla salvezza due stagioni fa, poi autore di un’annata memorabile, l’ultima, da settimo posto, a soli cinque punti dalla Champions. La rivoluzione di Berlino l’ha fatta lui, un 40enne pieno di idee, tra i protagonisti – tra l’altro – del ritorno della nazionale ungherese agli Europei. Squadra risistemata psicologicamente, pochissimi cambiamenti e cultura del lavoro: i segreti di Pàl stanno sulle dita di una mano. E i risultati sono stati eclatanti, quasi impossibili da immaginare. Nove punti nelle prime tre di Bundesliga, gruppo solido (marchio di fabbrica) e affiatato.
Alle spalle i litigi, davanti il sogno di bissare l’ultima, storica annata. O anche di fare meglio, perchè no. E stasera c’è il Bayern Monaco, a oggi la grande contendente alla vetta del campionato dell’Hertha Berlino. Sfida intrigante, nonostante la netta disparità di valori. In più, gli infortuni di Darida, il motore della squadra, e Brooks, la colonna difensiva, non aiutano. Ma a prendersi la rivincita potrebbe essere l’ex di turno, Mitchell Weiser, scaricato forse troppo presto dai bavaresi e ora una delle stelle nella Capitale. Pensieri, idee, sogni. Una cosa è certa: dall’altalena dell’Hertha Berlino non è ancora il momento di scendere.