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“Ha caratteristiche per squadre di alto livello”. Dalla serie B alla Nazionale: l’anno d’oro di Barreca

La maglia del Torino, lo stage in Nazionale, il corteggiamento di Napoli e Inter. Sette mesi d’oro per Antonio Barreca: dalla serie B alla Nazionale. Nelle ultime due stagioni e mezzo la scalata del ventunenne terzino granata è stata inarrestabile e adesso anche Ventura non nasconde la stima per Antonio. “La chiamata per uno stage è una grande manifestazione di stima” – spiega ai microfoni di GianlucaDiMarzio.com l’agente Marcello Bonetto Antonio era felicissimo per questa convocazione, l’apprezzamento di Ventura non può che stimolarlo ulteriormente. Già a novembre c’era stata la chiamata, ma Antonio non era nelle migliori condizioni e quindi saltò il primo raduno. Questo esordio in uno stage è stato un momento speciale per noi”.

Un’esplosione da molti preventivata: “E’ sempre difficile fare previsioni nel calcio, con le sue dinamiche e le variabili, come infortuni e simili. Sicuramente dall’inizio del nostro rapporto ho visto in Barreca delle grandi potenzialità. Ha tecnica, velocità, è un mancino puro. Già nella Primavera del Torino Moreno Longo lavorò a lungo sulla fase difensiva: il senso della posizione è un altro dei punti forti di questo ragazzo. E’ un ’95, all’esordio in serie A, chiamato a confrontarsi con grandi fuoriclasse: era difficile prevedere un impatto del genere. Le sue prestazioni sono state molto buone, anche se qualche difficoltà l’ha avuta. Sicuramente, viste le potenzialità, era una scommessa sul quale puntare”

C’è chi spende già paragoni importanti. Tra i modelli di Antonio c’è Matteo Darmian, osservato da vicino nel periodo granata e nei video da quando il terzino azzurro gioca nel Manchester United. Per Bonetto meglio tenere il basso profilo: “Troppo presto. Si tratta di accostamenti che non dovrebbero essere fatti solo sul piano tecnico, ma anche sul piano della dedizione, professionalità, attaccamento alla maglia. Sono tutti elementi che Antonio ha. Poi ogni giocatore ha un percorso a sè e dunque è difficile fare paragoni”. Cresciuto milanista, con il mito di Kakà, tra le qualità di Antonio spicca l’intelligenza: “E’ un ragazzo taciturno, timido, ma che in campo mostra personalità. Fuori dal campo è un tipo tranquillo. Al momento è rimasto in famiglia in una casa che la madre ha a Caselle, in provincia di Torino. Non è cambiato il suo modo di fare e di ragionare: buon senso e umiltà. E’ molto attivo sui social network”.

Barreca può giocare come terzino, ma anche come esterno di un centrocampo a 5. Merce rara e le big cominciano a bussare… “Gli interessamenti fanno piacere. La maturazione che sta avendo è ottimale per predisporlo a un futuro di altissimi livelli perché fino ad ora ha giocato con continuità. Visto che il contratto parla chiaro (rinnovo a novembre fino al 2021) ci sarà il tempo di esaminare i programmi del Torino e le ambizioni del ragazzo: potrebbero essere i granata la big. Sicuramente ha delle caratteristiche che possono interessare a squadre di alto livello”. Obiettivi futuri? C’è sempre una maglia azzurra di mezzo: “Indubbiamente faccio il tifo per lui, non solo per un fatto professionale, ma anche per un fatto personale, affettivo. Facciamo un percorso tranquillo. L’obiettivo è di fare l’Europeo Under 21. Il terzino sinistro è un ruolo importante, dove non ci sono tantissime alternative. Ultimamente ho visto un buon numero di prospetti e questo non può che essere un bene per il calcio italiano”.