Grecia? Serie A? No, ancora Cesena: Djuric, l’uomo-mercato che incanta in B
Succede sempre così. Dopo l’ottima stagione passata al Cesena, con tanto di gol importanti anche con la Nazionale bosniaca, per Milan Djuric si erano aperte le porte del mercato. Anzi, spalancate. “Toc toc, chi è?”. In tanti aveva bussato al citofono del Cesena, pronti a strappare l’attaccante classe 1990 al club bianconero e concedergli una chance altrove. Uno step più alto.
C’era stata innanzitutto la Grecia, ad aprire e chiudere il cerchio. L’AEK Atene voleva puntare su di lui, quella punta di peso che tanto serviva per concretizzare quante più palle gol tra quelle create. Ma niente da fare. Alla fine, invece, a provarci era stato il Panathinaikos, che ci ha provato fino all’ultima settimana di mercato. Interesse concreto, ma accordo alla fine non trovato. La Grecia, stavolta, può aspettare.
In mezzo, invece, c’era stata la Serie A. Quella soltanto avvicinata col Cesena, ma sfumata l’anno scorso. E quella anche conquistata, nel 2010, proprio con la maglia bianconera addosso. Ma sempre non giocata, perché all’epoca poi andò via in prestito. Stavolta poteva essere la volta buona. Non a Cesena, ma a Palermo o a Cagliari. Coi rosanero c’era una trattativa ben avviata, poi saltata. Giulini ci aveva pensato se non si fosse concretizzato l’affare-Borriello, ma anche stavolta nulla da fare.. Il bianconero se l’è quasi tatuato addosso.
E allora eccolo ancora lì, al Manuzzi (od Orogel-Stadium), pronto per una nuova annata. Da protagonista? Sì. Da leader? Ancor di più. L’obiettivo è sempre quello. Allora sì, per mettersi ancora in mostra, Milan si è caricato ancora una volta il Cesena sulle spalle. E stasera ci ha messo la faccia, sì, ma anche il piede, la coordinazione, lo spettacolo. Perché il gol realizzato stasera nel big match col Carpi è davvero spettacolare. Palla che arriva da dietro, fisico davanti e avvitamento ineccepibile. Boom, è rete. E’ 1-0. E’ vittoria.
E la palma di migliore in campo può solo accompagnare. Con tanto di esultanza leggermente polemica. “L’esultanza col dito – ha dichiarato a Sky Sport nel post-partita – era solo uno sfogo, il Manuzzi è la nostra forza e il gesto dell’orecchio era perché volevo sentire più affiatamento con i tifosi. E’ da sei anni che si dice che serve una punta al Cesena, normale che ci sia concorrenza. Io non mi faccio problemi”. Chiaro, no? Nessuna sorpresa, ormai ci siamo abituati: Djuric, l’uomo-mercato di quest’estate, vuole ancora incantare in Serie B. E già lo sta facendo.