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Gravina: “Juventus esclusa dalla Serie A se non abbandonerà la Superlega”

Il presidente della FIGC prende posizione sulla Superlega e avverte la Juve. Gravina ha parlato anche di Lotito e delle sviste arbitrali in Benevento-Cagliari

Continuano a persistere le macchie del disegno Superlega in vista delle stagione a venire, dal momento che Juventus, Real Madrid e Barcellona stentano ad abbandonare il progetto. I bianconeri hanno già ricevuto inviti a uscire dal comitato di Fondatori della nuova competizione, pena l’esclusione dalla Serie A l’anno prossimo. 

 

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A Radio Kiss Kiss Napoli, è stato proprio il presidente della FIGC Gabriele Gravina a lanciare di nuovo il messaggio: «Le norme sono chiare: se al momento dell’iscrizione al prossimo campionato la Juventus farà ancora parte della Superlega, i bianconeri non potranno partecipare alla prossima Serie A. È una situazione assai spiacevole, soprattutto per i suoi tifosi ma le regole sono regole e valgono per tutti i club».

 

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Gravina: “Errore arbitrale in Benevento-Cagliari? Vigorito ha superato il limite. Lotito venda la Salernitana in caso di A”

Oltre a fare il punto sul caso Juve e Superlega, il presidente Gravina – alla radio campana – ha avuto modo di parlare anche delle squadre campane. Da segnalare il suo punto di vista sulle forti critiche al sistema arbitrale arrivate da Oreste Vigorito, presidente del Benevento, in occasione della sfida di ieri contro il Cagliari.

 

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«Abbandonerei le logiche complottistiche che sono degne dei cartoni animati – ha riferito Gravina –, se c’è stato errore tecnico lo stabiliranno gli organi tecnici. Non esistono errori volontari ma solo errori come magari quello di Benevento. Ma non deve essere mai superato il limite del rispetto perché quelle di Vigorito sono solo delle fantasie. L’errore fa parte del calcio. Si va avanti con la tecnologia.»

Infine, anche una chiosa conclusiva di Gravina sulla possibile promozione della Salernitana in Serie A: «Lotito deve vendere la società in caso di promozione, non ci saranno deroghe».